Sbarca in Italia il social lending. Il prestito sociale che consente tramite la rete un contatto diretto tra le parti eliminado il ruolo ed i costi degli intermediari. Voglio prestare? Mi iscrivo. Voglio richiedere un prestito? Mi iscrivo.
In Italia sbarcano Zopa e Boober già forti delle esperienze in altre nazioni. Entrambi si basano sul concetto di rete, una comunità di persone disposte ad aiutarsi… e a guadagnare. I prestatori mettono a disposizione i loro capitali per i richiedenti: piccoli prestiti per esigenze concrete.
Zopa e Boober, con prestiti di piccole dimensioni, mirano ad aiutare tutti quei soggetti che molto spesso sono esclusi dai giochi con le banche. Ciò non vuol dire elevato rischio: il social lending prevede comunque un’analisi dei rischi. Una fase importante riguarda proprio la costruzione del profilo del richiedente, il quale è inserito in categorie di rischio: il prestatore, dovrà decidere in quale categoria di rischio investire ottenendo rendimenti diversi. Il sistema di valutazione è molto rigido. Solo dopo aver ottenuto l’ok, e quindi tracciato un profilo potrà essere richiesto un prestito.
Zopa e Boober rimettono al centro la persona, ed è un evento importante perchè nonostante lo scetticismo che alcuni possono ancora riscontrare verso le transazioni commerciali on-line, esse riescono ad essere più trasparenti ed in un certo senso reali rispetto alla complessità delle realtà bancarie.
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