Come valutare l’affidabilità di un cliente o di un partner aziendale

Con il subentrare della filosofia della partnership aziendale per affrontare meglio i mercati, soprattutto internazionali, la possibilità di valutare correttamente l’affidabilità di un cliente, o di un partner aziendale, è diventata una necessità inderogabile, sia che si tratti di grandi aziende, sia che si tratti di piccole e giovanissime start-up. Anche le aziende artigiane, le PMI, le piccole cooperative di servizi, sentono la necessità di trovare dei partner, sia per rinforzare le risorse finanziarie, sia per diversificare e migliorare il prodotto aziendale.

A questo punto, per sapere se il futuro partner, o il possibile cliente, sia affidabile e quanto, occorre effettuare una analisi che ne accerti tali qualità.

 

Conoscere i protesti e i pregiudizievoli



I protesti sono atti pubblici che attestano un pagamento non onorato da parte della ditta con la quale si sta dialogando. Vengono emessi dalla locale Camera di Commercio e trascritti in un albo dedicato, che si chiama Registro dei Protesti. La visura dei protesti e dei pregiudizievoli si può effettuare comodamente anche online, presso siti come Icribis.com che permettono di scaricare dei report di vari livelli di approfondimento e che possono contenere anche altre informazioni camerali e commerciali.

La conoscenza dei dettagli di ciascun protesto è altrettanto importante perché aiuta a capire perché l’azienda si sia trovata nelle condizioni di non onorare un debito, e cioè se per cattiva volontà o dolo, se perché la situazione finanziaria in quel frangente non glielo consentiva, o se aveva dei crediti su cui contava, magari con la Pubblica Amministrazione, che l’hanno temporaneamente messa in difficoltà finanziaria. Già questo è sufficiente a dare una prima idea della solidità e della affidabilità di una azienda, ma non basta.

 

Rating aziendale



Altro fattore in grado di fare capire se ci si può fidare di un’azienda è il suo rating, che misura praticamente la sua capacità di onorare i debiti e gli impegni presi, e fino a che punto. Viene calcolato da agenzie, e professionisti del settore, dopo aver raccolto tutti i dati indispensabili, secondo dei parametri stabiliti dalle banche. Il rating aziendale è un parametro che è stato introdotto come misura di solidità aziendale dopo gli accordi di Basilea 2 e stabilisce, in base ad una tabella di valori, quanto l’azienda sia affidabile.

 

Scavare sino alle fondamenta

Oltre al rating, infine, non guasta mai fare delle ulteriori valutazioni come la costanza del suo fatturato negli anni, i bilanci e gli immobili a garanzia, la sua eventuale dipendenza da un gruppo non economicamente solido, se il settore in cui opera sia innovativo o in fase endemica di stallo, e, infine, come effettua i pagamenti, per scoprire se si avvale di cambiali, assegni post-datati, o non risulta in regola col pagamento dei diritti presso la Camera di Commercio di riferimento.

 

Sanna Romano

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