Il mercato del lavoro soffre di forte instabilità in tutti i Paesi dell’Unione Europea. La flessibilità rappresenta sempre più un problema e un’opportunità. Urge una riforma vera del mercato del lavoro. L’Unione Europea scende in campo con un piano a medio termine molto ambizioso.
Raggiungere un tasso di occupazione del 75% dei cittadini europei entro il 2020 è l’ambizioso piano dell’Unione Europea puntando su quattro leve fondamentali:
- accelerare la riforma del mercato del lavoro migliorando la flessibilità e la sicurezza (‘flessicurezza’);
- dare alle persone e alle imprese i giusti incentivi e investire in formazione per adeguare le competenze delle persone alle esigenze del mercato del lavoro;
- assicurare condizioni di lavoro dignitose migliorando la qualità della legislazione del lavoro;
- creare condizioni adeguate per la creazione di posti di lavoro con la riduzione degli oneri amministrativi o la riduzione della fiscalità che grava sul lavoro.
Le esigenze di rinnovamento del mercato del lavoro derivano anche e soprattutto dall’invecchiamento demografico dell’Unione Europea. I sistemi pensionistici in molti stati Europei hanno bisogno di risorse per sopperire al boom di richieste di pensionamento previsto per i prossimi anni.
La flessibilità intesa come instabilità non è più un sistema tollerabile.