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Ritardo nei pagamenti fra imprese: come farsi pagare?

Un problema ricorrente del nostro Paese è proprio il ritardo nei pagamenti, non solo da parte della pubblica amministrazione, ma anche tra aziende. La causa principale di questi ritardi è la crisi economica nella quale ci troviamo, ma, a loro volta, il ritardo dei pagamenti stesso diventa un freno per le aziende, fino a condurle al fallimento. Vediamo dunque come evitare questo circolo e come riuscire a farsi pagare dai clienti che tendono a saldare in ritardo.

 

Termini di pagamento: patti chiari



Per evitare il ritardo nei pagamenti, il primo consiglio è quello di adottare delle misure di prevenzione e agire dunque prima che sia troppo tardi. Innanzitutto bisognerebbe precisare in ogni fattura i relativi termini di pagamento, che dovranno essere concordati all’inizio di una collaborazione tra aziende. Poi, stabilire un rapporto con i responsabili commerciali delle altre aziende è sempre un bene: in questo modo, nel caso in cui dovesse esserci bisogno, ci si potrà rivolgere direttamente a loro. In un primo momento, dunque, si potrà contattare telefonicamente il debitore per discutere della situazione in modo informale. In ogni caso è sempre consigliabile organizzare preventivamente un piano di recupero crediti efficace che abbia la facoltà di procedere per le vie legali.

Se nonostante tutte le misure preventive l’azienda non ottempera ai propri obblighi, una delle cose da fare sarà scrivere una lettera di sollecito. La lettera di sollecito pagamento è una lettera che, dopo aver emesso una fattura per un determinato servizio offerto, sollecita il debitore al pagamento per il servizio di cui si è beneficiato.

La lettera di sollecito

Per scrivere tale lettera si può utilizzare un modello di sollecito pagamento come ad esempio quello reso disponibile da BNL sul sito Mestiere Impresa. In ogni caso è importante che la lettera contenga:

  • l’importo da pagare, la data e il numero della fattura insolvente.
  • i dati anagrafici di entrambe le parti (creditore e debitore).
  • la procedura e modalità con cui si desidera ricevere il pagamento.
  • in caso si siano inviate già altre lettere di sollecito, indicarne il numero.



Di solito s’inviano fino ad un massimo di tre lettere: la prima è una forma bonaria in cui si informa il debitore dell’insolvenza usando toni cordiali. Nella seconda lettera si informerà della messa in mora. In questa lettera si userà un tono più formale e meno amichevole. Nella terza lettera di sollecito s’indicheranno tutte le eventuali ritorsioni.

In secondo luogo si potrà pensare a sospendere tutti i servizi di cui il creditore beneficia o la collaborazione che gli si offre mediante pagamento. Tali servizi dovranno essere interrotti fino al momento del saldo del debito.

Sanna Romano

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