Ottenere un rimborso delle imposte dall’agenzia delle entrate in molti casi ha tempi molto lunghi e lontano dagli standard europei. Negli ultimi anni qualcosa si muove e l’agenzia ha fornito istruzioni per accelerare i tempi dei rimborsi.
La platea dei potenziali soggetti che possono aver diritto ad un rimborso delle imposte si è ampliato in seguito all’introduzione di due cambiamenti che hanno coinvolto i contribuenti che utilizzano il modello 730:
- l’introduzione dei controlli sui rimborsi per importi superiori ai 4000,00 euro in caso di concorrenza di detrazioni per familiari a carico ed eccedenze di anni precedenti;
- l’introduzione del modello 730 per i soogetti che non hanno potuto ottenere direttamente il rimborso in busta paga dal datore di lavoro. I contribuenti privi di sostituto di imposta hanno potuto infatti predisporre comunque un modello 730 indicato l’assenza del sostituto di imposta ed affidando il rimborso direttamente all’agenzia delle entrate.
Guida al Contenuto
Rimborso agenzia delle entrate: istruzioni per accelerare i tempi
L’agenzia delle entrate con un comunicato ha invitato i contribuenti in attesa di rimborso a comunicare il codice IBAN del conto corrente bancario o postale intestato o cointestato al contribuente, sul quale accreditare il rimborso. L’accredito su conto corrente è obbligatorio per importi superiori a € 51.645,69 .
Per gli accrediti su conti correnti esteri vanno indicati:
- la denominazione della banca;
- l’intestatario del conto corrente,
- il codice BIC e l’IBAN (se UEM) oppure le coordinate bancarie (se extra UEM) e l’indirizzo della banca.
Rimborso IRPEF agenzia entrate: modalità di comunicazione dei dati
L’agenzia delle entrate ha reso disponibile sul proprio sito un modello per comunicare l’IBAN in due versioni: per persone fisiche e per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Il modello compilato deve essere presentato dal contribuente direttamente:
- in via telematica, se il contribuente è in possesso di pincode, utilizzando l’applicazione disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
- oppure consegnarlo presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
Il codice IBAN non deve invece essere comunicato per e-mail (anche se si tratta di PEC) o per posta ordinaria, neppure qualora sia stato ricevuto un invito dall’Agenzia delle Entrate mediante tali modalità.
Rimborso agenzia entrate: validità della comunicazione
La scelta effettuata è valida fino all’eventuale aggiornamento della stessa, da effettuarsi con una nuova comunicazione dallo stesso contribuente.
Ma cosa succede se non si comunicano i dati?
Se il contribuente non comunica i dati si possono il rimborso potrà avvenire:
- Per importi che non superano i 999,99 euro può essere riscosso in contanti presso un qualsiasi ufficio postale, anche mediante delega ad un altro soggetto;
- per i rimborsi di importo superiore viene invece emesso un vaglia cambiario non trasferibile della Banca d’Italia.
Per chiedere informazioni sullo stato dei rimborsi richiesti è possibile utilizzare i diversi canali resi disponibili dall’agenzia delle entrate:
- via Internet, mediante il servizio “Cassetto fiscale” dopo essersi registrati e richiesto il proprio PIN;
- per telefono, al numero verde rimborsi agenzia delle entrate 848.800.444 (costa come una telefonata urbana);
- presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
In ogni modo la comunicazione dell’IBAN all’agenzia delle entrate può rappresentare per i contribuenti la scelta migliore vista la sicurezza dei dati comunicati e la possibilità da parte degli uffici di poter procedere all’invio in automatico del rimborso già in fase di elaborazione della pratica.