Siamo arrivato a dicembre ed i regali di Natale per aziende e professionisti si chiamano tasse ed incertezze. Non solo per loro: la diatriba sull’IMU avvolge in questo clima di incertezza anche privati cittadini e pensionati.
Questo mese sarà per tutti una vera maratona che inizia con le scadenze del 2 dicembre ed arriverà alla scadenza finale del 27 dicembre con l’acconto IVA.
Il sistema tributario italiano concentra molte scadenze nel periodo finale dell’anno: quest’anno con la proroga degli acconti per la società ed il versamento degli acconti al 2 dicembre per l’IRPEF il mese di dicembre è ancora più un concentrato di tasse.
La maggior parte delle tasse da versare è rappresentato dagli acconti sull’anno corrente. Acconti che hanno raggiunto percentuali superiori al 100% per la maggior parte dei contribuenti. In tre scadenze diversi versamenti di acconti: prima IRPEF, poi l’IRES ed a fine mese l’acconto IVA che rappresenta un ulteriore anticipo sull’IVA da versare poi a conguaglio.
Certo è possibile ricorrere ai metodi previsionali di determinazione degli acconti ma resta sempre inaccettabile versare acconti in percentuali superiore al saldo.
Certo che tra proroghe, confusione e scadenze è difficile pensare che molti imprenditori e professionisti vogliano dedicarsi alla ricerca del regalo particolare. Se per i lavoratori dipendenti c’è la possibilità di sperare nella tredicesima, artigiani e piccoli imprenditori sono in piena difficoltà.
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