Se ti stai chiedendo come funzionano i prestiti per lavoratori autonomi senza busta paga, sei nel posto giusto. Leggi la guida e scopri tutti i dettagli.
Sei un lavoratore autonomo e vuoi richiedere un prestito? Ti aiutiamo noi. Come saprai, per i lavoratori dipendenti è molto semplice ottenere un prestito personale in quanto hanno una busta paga che ne garantisca il rimborso. Per te non è così, soprattutto in tempi di crisi.
Guida al Contenuto
A fronte di un prestiti per lavoratori autonomi senza busta pagala banca richiede delle garanzie reddituali, ossia un cud che attesti il guadagno dell’anno precedente a quello in corso. Qualora il reddito del richiedente non sia sufficiente a soddisfare le richieste della banca si può ricorrere a soluzioni alternative come la firma di un garante, la sottoscrizione di cambiali o un’ipoteca immobiliare. Ricorda però che se sei protestato o sei stato segnalato al Crif, sistema di informazione creditizia diventa molto più difficile per te ottenere il finanziamento richiesto.
Ci sono cinque strade che in linea di massima assicurano l’erogazione del prestito al lavoratore autonomo senza busta paga. Vediamo quali:
Un lavoratore autonomo senza busta paga può ottenere piuttosto facilmente un finanziamento se possiede dei beni mobili vendibili con facilità, vale a dire obbligazioni, azioni o titoli di stato. Banche e finanziarie considerano infatti questi beni alla stessa stregua di denaro contante. Quindi ottenere un prestito fornendo questo tipo di garanzia è molto probabile perché poco rischioso per chi lo eroga.
Il garante è una persona con reddito fisso o dimostrabile, che assicuri grazie ai suoi beni, la restituzione del prestito da parte del soggetto richiedente.
Ovviamente il garante deve avere determinati requisiti ossia:
L’ immobile di proprietà, che costituisce fonte di reddito grazia all’affitto, incrementa notevolmente le possibilità di ottenere un prestito senza busta paga.
Per ottenere il finanziamento è sufficiente presentare all’istituto erogante la prova del possesso della proprietà dell’immobile, gli ultimi affitti incassati e il contratto di affitto regolarmente registrato.
Questa tipologia di garanzia è rischiosa, sia per il richiedente che per banche e società finanziarie, ma efficace.
Porre a garanzia della restituzione dei soldi ottenuti in prestito un immobile fa rientrare questo tipo di finanziamento nella categoria dei mutui liquidità, dato che lo stabile sarà soggetto a ipoteca.
In caso di difficoltà nel rimborso delle rate, il rischio per il richiedente è quello di perdere la proprietà dell’abitazione in favore del soggetto erogante, venendo sfrattato nel caso si tratti di una prima casa. Gli istituti eroganti, dal canto loro, dovranno far fronte alle spese connesse a un eventuale sfratto e alla vendita all’asta dell’immobile.
Ottenere un prestito sulla fiducia per un lavoratore autonomo senza busta paga significa sostanzialmente confidare nel rapporto che può essersi costruito nel tempo con il direttore o qualche dipendente della banca presso la quale si possiede un conto corrente.
In considerazione della fiducia maturata e dei versamenti effettuati nel corso degli anni precedenti, la banca potrebbe erogare il prestito personale senza richiedere garanzie. Ad ogni modo, non essendoci alcun tipo di garanzia da parte del cliente, questa forma di prestito è la più rischiosa per l’istituto di credito e quindi la meno probabile che venga concessa.
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