La comunicazione degli indirizzi di posta elettronica certificata delle ditte individuali rischia di diventare un rebus: a pochi giorni dalla scadenza, una interrogazione parlamentare del deputato Zanetti di Scelta Civica, invita il MISE a chiarire i dubbi sulla PEC per le imprese individuali che necessariamente deve riferirsi al titolare d’impresa.
Come scritto su questo blog alcuni giorni fa, a differenza delle PEC per le imprese organizzate in forma collettiva, il Ministero dello Sviluppo Economico è intervenuto per ricordare l’esclusivita della PEC delle imprese individuali. Niente PEC di soggetti terzi.
MISE: PEC per ogni ditta individuale
La notizia del MISE ha creato confusione anche presso alcune camere di commercio che, come riportato dal quotidiano di informazione fiscale Eutekne, avevano avallato la possibilità della PEC di soggetti terzi come per le imprese collettive.
La contraddizione è evidente anche se in caso di persona fisica potrebbe essere giustificabile un domicilio elettronico unico ed esclusivo per ogni soggetto con tutte le complicazioni dei singoli casi.
La PEC, esclusiva italiana, rappresenterebbe un tabù per artigiani e commercianti poco propensi all’uso delle nuove tecnologie che, in ogni caso, dovranno delegare il compito ad intermediari e professionisti.
In conclusione, anche la comunicazione della PEC al registro imprese per la formazione del registro INI-PEC rischia di produrre sostanziali modifiche proprio a ridosso della scadenze ed anche in questo caso le parti interessate hanno avuto tutto il tempo necessario per chiarire i dubbi.