Con la legge di stabilitá per il 2013 si é provveduto ad adeguare le disposizioni in merito all’IVIE, imposta patrimoniale sul valore degli immobili detenuti all’estero, ed all’IVAFE, imposta patrimoniale sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero.
In sostanza la legge di stabilità ha stabilito che le imposte ivie e ivafe entrano in vigore a partire dal 2012 e non dal 2011.
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La trovata geniale su IVIE e IVAFE…
Per rimediare al differimento dell’entrata in vigore delle nuove patrimoniali estere senza perdere il gettito per il 2012, é stato previsto il versamento sia a saldo che in acconto sulle due patrimoniali così come avviene per l’irpef.
In altre parole, per mantenere invariato il gettito é previsto il versamento in acconto delle patrimoniali sull’anno successivo: infatti, coloro che hanno versato l’IVIE e l’IVAFE per il 2011 (come inizialmente previsto) potranno scorporare tali importi come acconti versati sul 2012. Quindi l’imposta versata in anticipo nel 2011 non sarà compensata da un minore versamento nel 2012 in quanto dovranno versare anche l’acconto per il 2013.
Il meccanismo degli acconti evita ai contribuenti di recuperare quanto versato in anticipo sul 2011. il fatto è ancora più grave se si considera che il meccanismo degli acconti sull’anno successivo non esiste nemmeno per la odiata IMU e non esisteva neanche per la vecchia ICI. Queste imposte si versano ogni anno anno in due rate acconto e saldo, senza dover versare acconti per gli anni futuri.
…una palese ingiustizia.
La situazione patrimoniale può subire sostanziali verifiche da un anno all’altro: la vendita di un immobile, la donazione ai figli ecc… Con il sistema pensato per l’IVIE si privano i contribuenti di risorse per anticipare imposte che in molti casi dovranno poi recuperare.
Cosa cambia per l’IVIE
Con la legge di stabilità si è provveduto a:
- posticipare l’entrata in vigore al 2012;
- introdurre il meccanismo degli acconti come spiegato da versare con le stesse scadenze dell’IRPEF;
- sopprimere il regime agevolato per i lavoratori esteri con l’introduzione dell’aliquota ridotta dello 0,4% per le abitazioni principali e pertinenze.
Cosa cambia per l’IVAFE
In materia di IVAFE viene esteso l’ambito di applicazione del versamento a tutti i conti correnti e libretti di risparmio detenuti all’estero da cittadini italiani. L’imposta è pari ad € 34,20.
Per altre informazioni sulle modalità di calcolo si rinvia alla circolare delle Agenzia delle Entrate sulle patrimoniali estere disponibile su Codice Azienda.