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Il Decreto Milleproroghe, in fase di conversione, ha previsto per il 2022 di confermare il limite per la circolazione del contante a 2.000 euro, rinviando alle prossime disposizioni eventuali rimodulazioni circa la circolazione del contante
La Legge di Bilancio 2020 pone nuovi vincoli riducendo l’utilizzo del denaro contante a decorrere dal 1°luglio 2020 e poi dal 2022 come dettagliato nella tabella riepilogativa.
Con la legge di stabilità per il 2016 vengono di nuovo innalzate le soglie per la circolazione del denaro contante. Si passa dai 1000 euro attuali ai 3000 euro previsti a partire dal prossimo gennaio.
La misura non è stata esclusa dalle polemiche tra favorevoli e contrari. Da una parte i contrari associano l’alzamento del limite di circolazione del denaro contante ad un politica volta a favorire comportamenti evasivi, mentre i contrari, tra cui il ministro Padoan, esclude una correlazione tra denaro contante ed evasione.
Quale limite per i pagamenti in contanti 2020?
Dalla lettura della Tabella si nota facilmente che la movimentazione contanti dal 2010 in poi è stata fortemente ristretta anche in seguito all’avvento del governo tecnico che ha puntanto sui limiti al contante quale strumento antievasione. Con il Governo Renzi si è avuta una inversione di tendenza volta a garantire una più facile circolazione del contante: limite contanti 3000 Euro.
Con il Governo Conte 2 sostenuto dal movimento 5 stelle e dal PD i limiti sono rivisti al ribasso con due scaglioni temporali: luglio 2020 e gennaio 2022
La seguente tabella riepiloga le soglie di denaro contante a partire dal maggio 1991:
RIFERIMENTO NORMATIVO | PERIODO DI VALIDITÀ DAL | Limite Pagamento Contanti |
Art. 1 Dl 143/1991 | 09/05/1991 | L. 20.000.000 |
Limite Utilizzo Contanti convertito in Euro | 01/01/2002 | € 10.329,14 |
Articolo 49, Dlgs 231/2007 | 26/12/2002 | € 12.500,00 |
Articolo 49, Dlgs 231/2007 | 30/04/2008 | € 5.000,00 |
Articolo 32, Dl 112/2008 | 25/06/2008 | € 12.500,00 |
Articolo 20, Dl 78/2010 | 31/05/2010 | € 5.000,00 |
Articolo 2, Dl 138/2011 | 13/08/2011 | € 2.500,00 |
Articolo 12, Dl 201/2011 – pagamenti in contanti 2012 – 2015 | 06/12/2011 | € 1.000,00 |
Legge di stabilità 2016 – Limite contanti 2016 | 01/01/2016 | € 3.000,00 |
Legge di Bilancio 2020 -L-160/2019 | 01/07/2020 | € 2.000,00 |
Legge di Bilancio 2020 -L-160/2019 – 1000 euro poi modificata dal Milleproroghe 2021 | 01/01/2022 | € 2.000,00 (fino a 1.999,99) |
Legge di Bilancio 2023 – L.197/2022 | 01/01/2023 | € 5.000,00 |
Il trasferimento, quale ne sia la causa o il titolo, è vietato anche quando avviene con più pagamenti inferiori alla soglia, che appaiono artificiosamente frazionati.
Un’operazione si considera frazionata un’operazione unitaria sotto il profilo economico, di valore pari o superiore al tetto stabilito, posta in essere attraverso più operazioni, singolarmente inferiori a quel limite, effettuate in momenti diversi e in un circoscritto periodo di tempo fissato in sette giorni, ferma restando la sussistenza dell’operazione frazionata quando ricorrono elementi per ritenerla tale (articolo 1, comma 2, lettera v), Dlgs n. 231/2007).
Pertanto, come chiarito nelle faq del Mef (n. 7), non c’è violazione se il trasferimento complessivamente oltre soglia discende da più operazioni distinte (ad esempio, nel caso di singoli pagamenti effettuati presso le singole casse di diversi settori merceologici nei magazzini cash and carry) oppure quando la pluralità di pagamenti è connaturata all’operazione stessa (come per i contratti di somministrazione) ovvero è la conseguenza di un preventivo accordo tra le parti (ad esempio, per il pagamento a rate).
In tali ultime ipotesi, l’amministrazione può comunque valutare, caso per caso, se sussistono elementi tali da configurare un frazionamento realizzato con lo specifico scopo di eludere il divieto di legge.
I passaggi superiori al limite possono avvenire esclusivamente attraverso banche, Poste italiane, istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento
Per alcune operazioni non mutano le soglie:
L’utilizzo del denaro contante sta subendo una trasformazione significativa nel contesto dell’era digitale. Per contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro, molti paesi, tra cui l’Italia, hanno adottato limiti sull’uso del contante. La Banca d’Italia e la Banca Centrale Europea (BCE) hanno condotto approfonditi studi sulle conseguenze di tali limiti, offrendo una panoramica dettagliata degli effetti sull’economia italiana.
Attualmente, in Italia, il limite di utilizzo del denaro contante è fissato a 2.000 euro per le transazioni tra privati, ridotto a 1.000 euro per le transazioni tra privati che coinvolgono soggetti residenti all’estero. L’obiettivo principale di tali limiti è combattere l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro e promuovere l’adozione di strumenti di pagamento tracciabili.
Nel 2020, la Banca d’Italia ha condotto uno studio approfondito sugli effetti dei limiti sull’utilizzo del denaro contante. I risultati hanno mostrato che l’impatto sul settore dei consumi è stato limitato. Nonostante una riduzione marginale delle transazioni in contanti, si è registrato un conseguente aumento delle transazioni elettroniche. Lo studio ha inoltre rilevato che la maggiore tracciabilità delle transazioni ha facilitato il monitoraggio da parte delle autorità fiscali, contribuendo a contrastare l’evasione fiscale.
La BCE ha condotto studi in diversi paesi dell’Unione Europea, compresa l’Italia, per valutare gli effetti dei limiti sull’utilizzo del denaro contante. Secondo una relazione pubblicata nel 2021, l’introduzione di tali limiti ha contribuito a ridurre l’evasione fiscale e l’uso illecito del contante. La relazione ha anche evidenziato che l’adozione di strumenti di pagamento tracciabili ha favorito la trasparenza finanziaria e ha reso più difficile il riciclaggio di denaro e altre attività illegali associate al contante. Tuttavia, è emerso che alcuni gruppi, come persone a basso reddito e anziani, potrebbero riscontrare difficoltà nell’adattarsi ai nuovi strumenti di pagamento digitali.
La riduzione dell’utilizzo del denaro contante ha comportato diversi benefici sociali ed economici. Innanzitutto, ha promosso una maggiore tracciabilità delle transazioni, contribuendo a ridurre l’evasione fiscale e a migliorare la trasparenza finanziaria. Inoltre, ha reso più difficile il riciclaggio di denaro e altre attività illecite. Tuttavia, è importante considerare anche gli aspetti legati all’accesso e all’inclusione finanziaria. Alcuni individui, specialmente quelli a basso reddito o gli anziani, potrebbero incontrare difficoltà nell’adattarsi rapidamente ai nuovi strumenti di pagamento digitali, limitando così la loro partecipazione all’economia digitale.
La Banca d’Italia e la BCE stanno monitorando attentamente gli effetti dei limiti sull’utilizzo del denaro contante per valutare l’efficacia di tali misure e garantire un equilibrio tra i benefici e le sfide che ne derivano. Alcune delle questioni che continuano a essere oggetto di ricerca includono:
Accessibilità finanziaria: È importante garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a strumenti di pagamento alternativi al contante, come carte di debito o di credito, conti correnti e soluzioni di pagamento mobile. Le istituzioni finanziarie e i governi devono lavorare per ridurre le barriere all’accesso e fornire supporto alle persone che possono avere difficoltà ad adottare soluzioni digitali.
Sicurezza dei pagamenti digitali: L’aumento dell’utilizzo di strumenti di pagamento digitali comporta nuove sfide legate alla sicurezza informatica e alla protezione dei dati personali. È necessario implementare rigorose misure di sicurezza per garantire che le transazioni digitali siano protette da frodi e abusi.
Educazione finanziaria: Promuovere la consapevolezza e l’educazione finanziaria è fondamentale per consentire a tutti di sfruttare al meglio gli strumenti di pagamento digitali. I programmi di formazione finanziaria devono essere sviluppati per aiutare le persone a comprendere i vantaggi e le precauzioni legate all’uso di soluzioni digitali e promuovere un utilizzo responsabile.
Monitoraggio e regolamentazione: Le autorità di vigilanza finanziaria devono continuare a monitorare da vicino l’evoluzione dell’utilizzo del denaro contante e adattare la regolamentazione di conseguenza. È importante trovare un equilibrio tra la promozione di pagamenti digitali sicuri e lotta alle attività illegali, garantendo nel contempo la privacy e la protezione dei dati personali degli individui.
Gli studi condotti dalla Banca d’Italia e dalla BCE sugli effetti dei limiti sull’utilizzo del denaro contante in Italia evidenziano un’evoluzione verso una società sempre più orientata verso strumenti di pagamento digitali. Sebbene ciò abbia portato benefici in termini di riduzione dell’evasione fiscale e del riciclaggio di denaro, è importante affrontare le sfide dell’accessibilità finanziaria, della sicurezza dei pagamenti digitali, dell’educazione finanziaria e della regolamentazione adeguata. L’obiettivo è creare un sistema finanziario inclusivo, in cui tutti possano partecipare pienamente all’economia digitale, garantendo nel contempo la tutela dei diritti individuali e la sicurezza delle transazioni finanziarie.
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