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Il lavoro del futuro: smart working

Dallo smart working al co-working: il lavoro cresce, si sviluppa, cambia in modi che fino a pochi anni fa apparivano impensabili. È la risposta di un vero e proprio “sistema immunitario” che affronta un corpo sconosciuto, ma senza ribellarsi o opporre resistenza: anzi, adattandosi e cercando di trarne fuori il meglio. Con l’avvento della rete, il lavoro è infatti cambiato radicalmente, costringendoci ad una scelta: morire, o adattarci. E gli italiani hanno palesemente scelto la seconda via. Ma cos’è lo smart working, cos’è il co-working e come funzionano queste due nuove tipologie di lavoro?

 

Smart working e Co-working: conosciamoli meglio

Innanzitutto smart working e co-working sono due cose molto diverse, non delle alternative ma piuttosto due facce della medesima medaglia. Innanzitutto, per smart working si intende un contratto di lavoro che prevede lo svolgimento del suddetto a distanza, tramite Internet e dunque in connessione in tempo reale: la suddetta forma prevede degli orari di lavoro più flessibili, e la possibilità di svolgerlo a casa, dunque un comfort non da poco. Ed il co-working? Si tratta di un vero e proprio lavoro svolto in spazi fisici condivisi, dunque in ambienti open space, dove convivono anche più aziende suddividendosi le spese e, perché no, mettendo anche in condivisione le proprie idee, gomito a gomito. È il mondo del lavoro che cambia, dunque, e che cambia con smart e co-working.

 

BNL lancia il sistema Smart Bank



BNL entra nel nuovo millennio, e lo fa prendendo nota di ciò che abbiamo appena detto (anche se ovviamente in senso figurato), dunque aprendo allo smart working e al flexible working, con diverse postazioni condivise da più dipendenti, e con la possibilità di lavorare per un giorno a settimana direttamente da casa. Parliamo, dunque, di una autentica rivoluzione che prende il nome di “Smart Bank”: un progetto che ha preso atto dei cambiamenti, analizzandone il mercato, e che ha optato per la loro applicazione anche in BNL. L’obiettivo? Potenziare il “worklife balance” dei dipendenti, ovvero la possibilità di offrirgli l’occasione di sfruttare qualche ora lavorativa a casa, il tutto per farli sentire più a loro agio, così da ottimizzarne le prestazioni.

 

Smart e Co-working: i vantaggi per le aziende



Già detto che il co-working consente alle aziende di risparmiare sulle spese, in quanto si condividono spesso spazi ma anche risorse, va poi aggiunto che anche lo smart working ha dei vantaggi non indifferenti per loro: intanto perché testimonia al dipendente la fiducia dell’azienda, cosa che lo porta a rendere di più in base al maggior grado di soddisfazione. Inoltre, l’azienda ha anche l’occasione di rompere il ghiaccio con la tecnologia – qualora non l’avesse ancora fatto – per potersi dunque dotare di una struttura ancor più fluida grazie a turni di lavoro “dematerializzati”.
Sanna Romano

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