Il principio di progressività e la Costituzione italian
Pagare le tasse in base alla propria capacità contributiva è un principio cardine della Costituzione italiana. Chi più guadagna deve contribuire in misura maggiore alle spese pubbliche. Per tutelare questo principio le imposte per le persone fisiche sono solitamente pagate in base ad un principio di progessività per scaglioni, in grado, almeno in teoria di garantire un versamento in base alla capacità contributiva.
La cedolare secca in misura fissa
Con l’introduzione delle imposte in misura fissa viene meno il principio di progressività dell imposizione che tutela soprattutto chi guadagna meno. La cedolare secca sugli affitti sbandierata ai sette venti dall’ attuale governo è un ulteriore colpo ai meno abbienti.
Gli effetti della cedolare secca per coloro che guadagnano poco sono prossimi allo zero e una non attenta valutazione può comportare un maggiore versamento di imposta. I vantaggi diventano rilevanti solo per le classi di reddito più elevate, per quella classe medio alta che ha elevate rendite derivanti da immobili che potranno cosi ottenere una vera imposizione di vantaggio distaccandosi dal principio di progressività dell’imposta sancito nella Costitutizione.
Ancora una volta il Governo tutela le rendite a discapito del lavoro (autonomo o dipendente – ormai non ci sono differenze)!
Mentre gli imprenditori, il lavoratori dipendenti le gente comuna stenta, il Governo vara l’ennesimo favore ai soliti amici: la cedolare secca, sostitutiva di Irpef, addizionali ed imposte di registro non è a tutela delle classi basse o medio basse. Per coloro che vorranno passare alla nuova cedolare secca, i cui ultimi chiarimenti saranno forniti a breve, necessita un’attenta valutazione della propria posizione reddituale.