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L’incentivo Resto al Sud è rivolto ai soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che presentino i seguenti requisiti:
L’incentivo cerca di garantire ai giovani meridionali privi di risorse finanziare per avviare una propria attività nei seguenti settori una dotazione finanziaria massima di 40.000:
Restano esclusi dall’accesso al beneficio:
La dotazione finanziaria massima richiedibile è pari a 40.000 euro. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, ivi incluse le società cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 40 mila euro per ciascun socio, che presenti i requisiti su illustrati, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200 mila euro, ai sensi e nei limiti del Regolamento (UE) n. 1407/2013 sulla disciplina degli aiuti de minimis.
I finanziamenti concessi al richiedente sono così articolati:
Tale prestito deve essere rimborsato entro otto anni complessivi dalla concessione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento, e usufruisce del contributo in conto interessi e della garanzia, che consiste:
Inoltre, i finanziamenti non possono essere utilizzati per spese relative:
Le imprese e le società possono aderire al programma Garanzia Giovani per il reclutamento del personale dipendente.
L’istanza d’accesso alla misura, corredata da tutta la documentazione relativa al progetto imprenditoriale, dovrà essere inoltrata attraverso una piattaforma dedicata sul sito istituzionale dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia.
Invitalia provvede alla relativa istruttoria, valutando anche la sostenibilità tecnico-economica del progetto, entro 60 giorni dalla presentazione dell’istanza, ad esclusione dei periodi di tempo necessari alle eventuali integrazioni documentali che possono essere richieste ai proponenti, una sola volta. Le domande, in particolare, possono essere presentate, fino ad esaurimento delle risorse a tal fine stanziate.
Nell’ambito della realizzazione del progetto, le Pubbliche Amministrazioni e le Università, previa comunicazione a Invitalia, possono fornire, a titolo gratuito, servizi di consulenza e assistenza nelle varie fasi di sviluppo del progetto imprenditoriale. La consulenza può essere offerta anche dalle associazioni e gli Enti del terzo settore di cui all’articolo 1, comma 1 della Legge 6 giugno 2016, n. 106, previo accreditamento presso Invitalia.
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