L’IMU per gli immobili riconducibili nel gruppo D è stato oggetto di variazioni nel 2013. In un precedente post ci siamo soffermati sul calcolo dell’IMU per gli immobili del gruppo D non iscritti in catasto appartenenti ad imprese e contabilizzati.
Per completare la trattazione ora ci soffermiamo sulle altre novità che hanno riguardato gli immobili del gruppo D.
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Le aliquote IMU 2013 per gli immobili del gruppo D
La legge di stabilità del 2013 ha riservato ai comuni il gettito IMU, ma ha riservato allo Stato l’IMU derivante dagli immobili classificati nel gruppo catastale D calcolato sull’aliquota base dello 0,76%.
Ai Comuni è riservata la possibilità di aumentare sino allo 0,3% l’aliquota base di questi immobili ed incassare il maggiore gettito generato.
Eccezione è rappresentata dai fabbricati rurali ad uso strumentale che rientrano nel gruppo D il cui gettito determinato sull’aliquota dello 0,2% è riservata allo stato e non vi è possibilità per il comune di:
- ridurre l’aliquota allo 0,1% (come per lo scorso anno)
- aumentare l’aliquota per garantirsi del gettito come gli altri immobili del gruppo D
Nuovo moltiplicatore IMU per gli immobili del gruppo D
Per il calcolo dell’IMU 2013 si deve tener conto del nuovo moltiplicatore pari a 65 per la determinazione della base imponibile (eccezione D5 che hanno moltiplicatore pari ad 80).
La compilazione del modello F24
Nel compilare il modello f24 è necessario tener conto dei nuovi codici tributo per gli immobili del gruppo D:
- 3925: per la quota che va allo stato – anche per fabbricati rurali
- 3930: per l’eventuale quota che va ai comuni che hanno aumentato l’aliquota base
Per la compilazione del modello f24EP i codici introdotti dalla stessa risoluzione sono
- 359E: per la quota che va allo stato – anche per fabbricati rurali
- 360E: per l’eventuale quota che va ai comuni che hanno aumentato l’aliquota base