Il Reddito di Cittadinanza, ovvero la misura di welfare che è entrata in vigore ormai da alcuni mesi che consente ai cittadini indigenti di poter usufruire di un piccolo sostentamento economico, può essere un’opportunità anche per le aziende. Scopriamo perché.
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Le politiche attive del Reddito di Cittadinanza
Bisogna anzitutto sottolineare che al Reddito di Cittadinanza è stato associato un apparato di “politiche attive“: la ratio, in sostanza, è quella di fare in modo che i percettori del sussidio non si adagino, ma che si impegnino attivamente nella ricerca di un lavoro.
L’obiettivo delle politiche attive correlate al Reddito di Cittadinanza è quello di fare in modo che tutti i percettori del reddito possano trovare la loro collocazione e possano quindi sfruttare quest’opportunità per rilanciarsi a livello sociale e professionale.
Proprio in quest’ottica, peraltro, il Governo ha contrattualizzato tramite la società Anpal Servizi S.p.A. migliaia di “navigator“, figure operative presso i Centri per l’Impiego che devono appunto occuparsi di trovare un lavoro a tutti i percettori di reddito presi in carico.
Sicuramente questo sistema si sta rivelando complesso: l’obiettivo di pretendere un impegno attivo da parte dei percettori del Reddito di Cittadinanza non può che essere condivisibile, tuttavia l’inserimento lavorativo di questa categoria di cittadini resta ancora piuttosto complesso, sia perché le offerte di lavoro, soprattutto al Mezzogiorno, sono piuttosto scarse, sia perché molti dei percettori di tale sussidio hanno scarsa esperienza professionale e bassi livelli di scolarizzazione.
Ad ogni modo, il Reddito di Cittadinanza può essere un’opportunità per le aziende che intendono assumere, e se si afferma questo è, fondamentalmente, per due ragioni.
Gli incentivi fiscali per chi assume percettori di Reddito di Cittadinanza
Anzitutto, va detto che il Reddito di Cittadinanza nasce come misura temporanea, finalizzata quindi al sostentamento dei cittadini nell’attesa che possano trovare un lavoro.
Nel naturale lasso temporale di erogazione del Reddito si è stabilito che le imprese che assumono percettori del sussidio con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato possono godere di forti incentivi fiscali.
Se si riesce a individuare un profilo adatto alla propria azienda tra la platea dei percettori del Reddito di Cittadinanza, dunque, questa soluzione di assunzione sa rivelarsi assai conveniente.
La possibilità di assumere personale formato
Non solo: si è stabilito anche che le imprese possano richiedere anche di far formare dei percettori di Reddito di Cittadinanza a degli enti accreditati affinché possano essere subito produttivi una volta entrati in azienda.
Cerchiamo di fare un esempio: se un’azienda operante nel mondo dell’edilizia è in cerca di un escavatorista può richiedere che determinate persone percettrici del Reddito seguano un corso escavatore presso società specializzate come Lisa Servizi prima che vengano contrattualizzate.
Gli imprenditori sanno bene che la formazione rappresenta un costo importante, ecco perché tale prerogativa, unitamente alla possibilità di fruire di incentivi, è da considerarsi davvero molto interessante.
Se si vogliono avere delle informazioni più approfondite su tali opportunità, l’ideale è rivolgersi al Centro per l’Impiego della propria provincia o all’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro, i cui contatti possono essere visualizzati sul sito Internet ufficiale.
Il sito Internet ufficiale del Reddito di Cittadinanza, invece, è utile per comprendere a quanto ammontino gli incentivi previsti dalla legge.
Il Reddito di Cittadinanza, ovvero la misura di welfare che è entrata in vigore ormai da alcuni mesi che consente ai cittadini indigenti di poter usufruire di un piccolo sostentamento economico, può essere un’opportunità anche per le aziende. Scopriamo perché.