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Tutti noi possediamo un codice fiscale e sappiamo cosa sia e quando serve ma in questa guida approfondiremo la storia, il metodo di calcolo e l’uso del codice fiscale.

Cos’è il codice fiscale?

Il codice fiscale è un codice alfanumerico di 16 caratteri che identifica in modo univoco ogni persona fisica nel territorio italiano. È un po’ come una “carta d’identità” numerica, indispensabile per svolgere praticamente qualsiasi pratica amministrativa o fiscale.

Il codice fiscale viene rilasciato al cittadino sotto forma di Tessera Sanitaria che riporta tutti i nostri dati anagrafici e appunto il codice stesso.

Il codice fiscale è fondamentale per:

  • Relazioni con la Pubblica Amministrazione: è richiesto per iscriversi all’anagrafe, ottenere la carta d’identità, pagare le tasse, accedere ai servizi sanitari e molto altro.
  • Attività lavorative: è essenziale per stipulare contratti di lavoro, aprire una partita IVA, ricevere lo stipendio e versare i contributi previdenziali.
  • Transazioni economiche: serve per aprire un conto corrente, stipulare assicurazioni, acquistare beni immobili e compiere qualsiasi operazione che comporti uno scambio di denaro.

Come si calcola il codice fiscale?

Il codice fiscale si basa sui dati anagrafici della persona: cognome, nome, data di nascita, sesso e comune di nascita (o Stato estero nel caso di cittadini stranieri). La sua struttura è complessa e prevede l’utilizzo di algoritmi specifici per garantire l’unicità del codice.

Il codice fiscale è composto da tre parti principali:

  1. Sezione derivata dal cognome e nome: i primi tre caratteri sono generalmente le prime tre consonanti del cognome: se le consonanti sono meno di tre, si aggiungono le vocali. Se il cognome ha meno di tre lettere, si aggiunge la lettera X (per esempio il cognome Bo diventa BOX). Stesse regole per il nome a parte il fatto che se il nome contiene quattro o più consonanti, si scelgono la prima, la terza e la quarta.
  2. Sezione derivata dalla data di nascita: questa parte indica il sesso, l’anno, il mese e il giorno di nascita. Le prima due cifre si riferiscono all’anno di nascita (le ultime 2 quindi i nati nel 1980 avranno 80). La successiva lettera indica il mese di nascita (dalla A di gennaio alla T di dicembre considerando solo alcune lettere). Gli ultimi 2 numeri indicano il giorno di nascita ma con uno stratagemma segnalano anche il sesso del cittadino, aggiungendo 40 in caso di sesso femminile (una donna nata il 15 del mese riporterà quindi la cifra 55).
  3. Sezione derivata dal luogo di nascita e Codice di controllo: l’ultimo blocco composto da una lettera, 3 numeri e una lettera si riferisce al luogo di nascita (nella prima parte con il codice Belfiore che identifica ogni comune italiano con una sequenza unica di 1 lettera e 3 numeri) e l’ultimo carattere, un codice di controllo che verifica la correttezza dell’intero codice fiscale ed è calcolato attraverso un algoritmo complesso che tiene conto di tutti i caratteri precedenti.

È importante sottolineare che il codice fiscale non si dovrebbe calcolare in autonomia (anche se esistono numerosi siti che permettono di calcolare il codice fiscale online), ma viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate.

Come Richiedere e Ottenere il Codice Fiscale

Ma come si ottiene il codice fiscale? Chi lo rilascia? E cosa fare in caso di smarrimento o deterioramento? Scopriamolo insieme.

Chi rilascia il codice fiscale?

Il codice fiscale viene assegnato dall’Agenzia delle Entrate, un ente pubblico che si occupa della riscossione delle imposte e della gestione dei servizi fiscali.

Come si richiede il codice fiscale per la prima volta?

Generalmente, il codice fiscale viene assegnato automaticamente alla nascita dall’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza del neonato e viene comunicato ai genitori. In alcuni casi, potrebbe essere necessario richiederlo successivamente, ad esempio in caso di immigrazione in Italia.

Come richiedere il duplicato del codice fiscale?

Il codice fiscale in scadenza viene inviato automaticamente a domicilio del soggetto senza doverlo richiedere: la Tessera Sanitaria ha una validità di 6 anni e prima della scadenza viene inviato per posta la nuova tessera.

Se invece hai smarrito o danneggiato il tuo tesserino del codice fiscale, puoi richiederne un duplicato. Esistono due modalità principali:

  1. Online: l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione un servizio online che permette di richiedere il duplicato della tessera sanitaria e del codice fiscale. Per accedere al servizio, è sufficiente indicare il codice fiscale o i dati anagrafici completi.
  2. Di persona: puoi recarti presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate o un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) per presentare la richiesta di duplicato.

La documentazione necessaria per richiedere il duplicato include un documento d’identità valido (carta d’identità, passaporto o patente di guida) e possibilmente il codice fiscale stesso (se lo ricordi, sarà più facile velocizzare la procedura).

I tempi per ottenere il duplicato del codice fiscale possono variare a seconda dell’ufficio e del periodo dell’anno. In genere, la procedura è abbastanza rapida.

Quando è nato il codice fiscale?

Il codice fiscale è stato introdotto in Italia con il decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 29 settembre 1973, entrando in vigore nel 1974. La sua istituzione rispondeva all’esigenza di semplificare e razionalizzare le procedure amministrative, creando un sistema di identificazione univoco e facilmente gestibile.

In conclusione, il codice fiscale è un documento fondamentale per la vita di ogni cittadino. Il calcolo del codice fiscale è un processo complesso: non è necessario conoscerne nel dettaglio le regole per utilizzarlo quotidianamente. Tuttavia, comprendere i principi base può essere utile per verificare la correttezza di un codice fiscale o per risolvere eventuali dubbi.