Wired: Storie idee e persone che cambiano il mondo
Ho comprato il primo numero di Wired e ho approfittato di un week end innevato sui monti burgentini per dedicarmi alla lettura. La prima sensazione che ho provato leggendo Wired è stata l’idea che stessi navigando su un giornale.
L’ho prima sfogliato per capire come fosse organizzato poi ho focalizzato sui punti che hanno stimolato i miei interessi. Non avevo mai letto Wired USA ma ho letto le critiche sul manteblog L’ho letto, mi è piaciuto, mi sono abbonato. In particolar modo l’articolo di Luca Sofri
In Italia, invece, il dibattito sulla modernità del secondo millennio è spesso in mano a commentatori che non distinguono un post da un commento o un mp3 da un jpeg, che pensano che la cultura mondiale si sia fermata a Montale, e che per andare sul sito di Repubblica aprono Google e scrivono "R-e-p-u-bb- l-i-c-a" nel campo di ricerca.