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Si ricorda che gli importi indicati al rigo F1 devono essere riportati al netto delle maggiorazioni dovute per rateazione o ritardato pagamento (interessi moratori) e devono essere comprensivi di eventuali versamenti integrativi eseguiti autonomamente dal contribuente a titolo d’acconto.
Dichiarazione anno precedente presentata con modello UNICO:
Dichiarazione anno precedente presentata con modello 730 non congiunto:
Gli eventuali versamenti integrativi eseguiti autonomamente dal contribuente a titolo d’acconto devono essere sommati alle trattenute e/o ai versamenti già effettuati.
Dichiarazione anno precedente presentata con modello 730 congiunto:
– gli importi vanno rilevati dalla CU e/o da eventuali modelli F24.
Gli acconti del coniuge nella CU 2017 sono indicati separatamente da quelli del dichiarante e certificati nei punti 321, 322, 324, 326 e 327.
Dichiarazione anno precedente presentata con modello 730 non congiunto senza sostituto:
– gli importi vanno rilevati dal modello 730-3 e/o da eventuali modelli F24.
Per verificare quale importo deve essere indicato nella colonna 1 del rigo F1 occorre preliminarmente verificare se il contribuente era tenuto a versare con il modello F24 delle somme con il codice tributo 4033. Pertanto occorre verificare se il rigo 234 del 730-3/2016 sia compilato o meno.
Se il rigo 234 è compilato, occorre verificare che il contribuente abbia versato quanto dovuto.
Se il contribuente ha versato per intero l’importo indicato nel rigo 234, nel rigo F1, colonna 1, va indicato l’importo del rigo 94 del 730-3/2016.
Se il contribuente ha versato di più di quanto indicato nel rigo 234, nel rigo F1, colonna 1, va indicato l’importo del rigo 94 aumentato dell’importo dei versamenti integrativi effettuati dal contribuente.
Se il contribuente ha versato di meno di quanto indicato nel rigo 234, nel rigo F1, colonna 1, va indicato l’importo del rigo 94 diminuito di quanto non versato dal contribuente.
Nel rigo F1, colonna 2, vanno indicati gli importi versati con il codice tributo 4034.
Per verificare quale importo deve essere indicato nella colonna 3 del rigo F1 occorre preliminarmente verificare se il contribuente era tenuto a versare con il modello F24 delle somme con il codice tributo 3843. Pertanto occorre verificare se il rigo 236 del 730-3/2016 sia compilato o meno.
Se il rigo 236 non è compilato, nel rigo F1, colonna 3, va indicato l’importo del rigo 97 del 730-3/2016.
Se il rigo 236 è compilato, occorre verificare che il contribuente abbia versato quanto dovuto.
Se il contribuente ha versato per intero l’importo indicato nel rigo 236, nel rigo F1, colonna 3, va indicato l’importo del rigo 97 del 730-3/2016.
Se il contribuente ha versato di più di quanto indicato nel rigo 236, nel rigo F1, colonna 3, va indicato l’importo del rigo 97 aumentato dell’importo dei versamenti integrativi effettuati dal contribuente.
Se il contribuente ha versato di meno di quanto indicato nel rigo 236, nel rigo F1, colonna 3, va indicato l’importo del rigo 97 diminuito di quanto non versato dal contribuente.
Per verificare quale importo deve essere indicato nella colonna 5 del rigo F1 occorre preliminarmente verificare se il contribuente era tenuto a versare con il modello F24 delle somme con il codice tributo 1840. Pertanto occorre verificare se il rigo 239 del 730-3/2016 sia compilato o meno.
Se il rigo 239 non è compilato, nel rigo F1, colonna 5, va indicato l’importo del rigo 100 del 730-3/2016.
Se il rigo 239 è compilato, occorre verificare che il contribuente abbia versato quanto dovuto.
Se il contribuente ha versato per intero l’importo indicato nel rigo 239, nel rigo F1, colonna 5, va indicato l’importo del rigo 100 del 730-3/2016.
Se il contribuente ha versato di più di quanto indicato nel rigo 239, nel rigo F1, colonna 5, va indicato l’importo del rigo 100 aumentato dell’importo dei versamenti integrativi effettuati dal contribuente.
Se il contribuente ha versato di meno di quanto indicato nel rigo 239, nel rigo F1, colonna 5, va indicato l’importo del rigo 100 diminuito di quanto non versato dal contribuente.
Nel rigo F1, colonna 6, vanno indicati gli importi versati con il codice tributo 1841.
Dichiarazione anno precedente presentata con modello 730 congiunto senza sostituto:
I maggiori o minori versamenti vanno imputati tra i due coniugi in misura proporzionale agli importi indicati nei vari righi.
Dichiarazione anno precedente presentata con modello 730 non congiunto con sostituto e rimborso erogato dall’Agenzia delle Entrate:
Dichiarazione anno precedente presentata con modello 730 congiunto con sostituto e rimborso erogato dall’Agenzia delle Entrate :
Attenzione: devono essere indicati nel rigo F1 anche gli acconti dell’IRPEF che non sono stati versati per effetto delle disposizioni emanate a seguito di eventi eccezionali.
(Rigo F 3) – Se nel rigo F3 risulta indicata una eccedenza questa può risultare:
Nel primo caso è necessario controllare che l’importo indicato nella colonna 1 corrisponda
Nel secondo caso è necessario controllare che l’importo indicato nella colonna 1 corrisponda a quanto riportato al punto 64 della CU 2017.
Nel caso invece di comunicazione dell’Agenzia delle Entrate relativa al controllo della dichiarazione UNICO con la quale è stato evidenziato un credito diverso da quello dichiarato:
Le modalità di rilevazione delle eccedenze di addizionale regionale e/o comunale, della cedolare secca o dell’imposta sostitutiva da indicare nello stesso rigo sono analoghe a quelle descritte per l’Irpef.
Caso particolare: in caso di eccedenza proveniente dal modello 730, non conguagliata dal sostituto e non indicata nella CU, è necessario che il contribuente si faccia rilasciare una dichiarazione da parte del sostituto che attesti che lo stesso non ha operato il conguaglio.
(Rigo F4) – Questa nuova sezione è stata introdotta a seguito della modifica prevista dall’art. 5 del DL n. 193 del 2016, con la quale è stato uniformato il termine di presentazione delle dichiarazioni integrative sia a sfavore che a favore del contribuente. Entrambe possono essere ora presentate entro il termine previsto per l’accertamento. L’eccedenza a credito (derivante da minor debito o da maggiore credito), non già chiesta a rimborso e risultante dalle dichiarazioni integrative a favore ultrannuali, deve essere indicata nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta in cui è presentata la dichiarazione integrativa a favore.
Gli eventuali importi indicati nel rigo F4 devono quindi risultare dalla dichiarazione integrativa a favore ultrannuale, presentata nel 2016 e relativa ai periodi di imposta 2011, 2012, 2013 e 2014.
Ad esempio, con riferimento all’Irpef, per la dichiarazione integrativa relativa al periodo d’imposta 2014 l’importo indicato nella colonna 1 del rigo F4 deve coincidere con l’importo di colonna 4 del rigo RX 1 del modello Unico PF 2015.
Le modalità di rilevazione delle eccedenze di addizionale regionale e/o comunale, della cedolare secca o dell’imposta sostitutiva da indicare nello stesso rigo sono analoghe a quelle descritte per l’Irpef.
Se nel corso del 2016 sono state presentate più dichiarazioni integrative a favore dovranno essere compilati distinti righi per ciascun periodo d’imposta.
L’eccedenza a credito risultante dalla dichiarazione integrativa concorre alla liquidazione della corrispondente imposta, a debito o a credito, risultante dal modello 730/2017 – redditi 2016.
Tipologia | Documento |
Acconti | CU 2017 730 2016 (dipendenti senza sostituto d’imposta) Mod. F24 |
Eccedenze derivanti dalle precedenti dichiarazioni | Precedenti dichiarazioni presentate nei termini e dichiarazioni integrative a favore presentate entro il quarto anno successivo oltre che le relative ricevute di trasmissione telematica CU 2017 o dichiarazione del sostituto che attesti di non aver effettuato il conguaglio Comunicazione dell’Agenzia delle entrate Mod. F24 in caso di compensazioni |