Facebook non si limita a essere un potentissimo aggregatore sociale. Lo svago, le informazioni e la possibilità di comunicare e conoscersi sono solo alcune delle gigantesche opportunità offerte dal social network più diffuso al mondo. La piattaforma di Zuckerberg, che di recente ha promosso il progetto internet.org per portare la linea internet anche nei Paesi in via di sviluppo, rappresenta uno strumento potenzialmente in grado di dare una fortissima spinta a un business aziendale, con ricadute in termini di immagine, visibilità, riconoscibilità, ecc., a patto che lo si utilizzi nel modo giusto.
Guida al Contenuto
Facebook non è solo una vetrina attraverso cui farsi conoscere e diffondere i propri contenuti. Tramite il social network è possibile mettere in pratica una serie di strategie di digital marketing che vanno dallo studio del pubblico alla possibilità di interagire con gli utenti. Una risorsa importante per le aziende è offerta dai gruppi che nascono sulla piattaforma e che aggregano profili accomunati da interessi condivisi e dal desiderio di raccontarli.
Il principale vantaggio offerto dai gruppi su Facebook sta nella sua targetizzazione. I gruppi che si creano sulla piattaforma hanno la caratteristica di mettere insieme profili con interessi comuni. Per tale ragione, chi decidesse di agire tramite essi potrebbe contare su un bacino d’utenza già clusterizzato in partenza e, per tanto, maggiormente permeabile alle informazioni, i messaggi e i contenuti che si è scelto di veicolare (purché che siano di valore).
Altro vantaggio è dato dal fatto che molti utenti sono molto restii a esporsi sul proprio profilo pubblico mentre dimostrano maggior capacità di interazione all’interno di realtà virtuali più contenute. In tal modo sarà più facile imparare a conoscere davvero il proprio pubblico potenziale, imparando a conoscere le loro reali esigenze, i dubbi, i desideri. E magari diventare la soluzione che stavano cercando.
Iscriversi in gruppi su Facebook con il solo intento di fare spamming può rivelarsi una scelta non solo improduttiva ma persino dannosa. Gli utenti si aspettano di misurarsi con altri user con cui condividere passioni e interessi, non con inserzionisti seriali privi di umanità. Per prima cosa, dunque, è necessario fare una selezione dei gruppi maggiormente inerenti al proprio business e imparare a conoscere gli iscritti.
Occorre partecipare a discussioni e alla condivisione dei contenuti in modo costruttivo, fornendo un supporto che sia reale e riconosciuto come utile. Solo una volta ottenuta la fiducia degli utenti sarà possibile, senza esagerare, provare a menzionare prodotti e servizi della propria attività, a patto che siano davvero beni/servizi indicati per la risoluzione del problema esposto.
Un’altra strategia efficace consiste nell’individuazione degli influencer, gli utenti più forti e interattivi del gruppo su facebook, per chiedere collaborazione o semplicemente interagendo con loro in modo costruttivo.
Il principio di base, alla fine, è che occorre essere corretti, rispettare gli utenti e, soprattutto, ascoltarli davvero, senza la pretesa di imporre i propri contenuti pubblicitari in modo asettico e impersonale. Una strategia simile richiede impegno, dedizione e sensibilità, ma può apportare notevoli benefici all’azienda.
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