Google è costretta ad inseguire sul microblogging ed alla fine rafforza gli accordi con twitter. Il ritardo nei confronti dei porincipali social network è evidenziato dalla scarsa popolarità di orkut. Per colmare il gap accumulato Google mira a stringere accordi con il più popolare sistema di micrbologging: Twitter.
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Su Friend connect con Twitter
In seguito all’accordo tra Google e Twitter sarà possibile utilizzare google friend Connect tramite l’account Twitter. Google friend connect, nonostante ottime funzionalità per i blogger, non è riuscito da solo a raccogliere quella popolarità che google attendeva. Friend Connect è uno strumento di condivisione che consente di seguire blog e garantire agli stessi una maggiore interattività con gli utenti: commentare e votare i post, contattare gli autori, seguire i blog ecc. Ecco che sarà possibile seguire google friend connect mediante l’account twitter che rappresenta il più popolare microblogging con le maggiori potenzialità di espansione.
Google con twitter per il real time
Contro Facebook e yahoo, google cuce con twitter un accordo molto complesso che punta al miglioramento di friend connect ma avrà anche il compito di potenziare il motore di ricerca di Google con una maggiore propensione verso il real time nelle Serp con i tweet degli utenti.
Google adsense e i profili degli utenti
L’accordo su twitter ha soprattutto notevoli potenzialità commerciali in ottica pubblicitaria: google aspira a costruire i profili di migliaia di utenti che navigano nei vari siti e blog per poterli meglio profilare e contestualizzare l’advertising. I milioni di tweet quotidiani rappresentano per google un’opportunità di conoscere il profilo di milioni d persone. Google ha, da un pò di tempo, introdotto in adsense la possibilità di scegliere se ottenere pubblicità targettizzate in base al profilo degli utenti o in base ai contenuti. Ad oggi la pubblicità in base agli utenti risulta essere ancora troppo generica, scarsamente precisa e poco attinente ai gusti dei vistiatori delle pagine web. Google ha quindi bisogno di conoscere i profli dei navigatori per ottimizzare e meglio targettizzare le sue pubblicità.