Che li si chiami Zoomer, Generazione Z o Centennials poco cambia. Fatto sta che oggi la nuova generazione di giovanissimi può facilmente apparire incomprensibile e molto distante dalle proprie abitudini, soprattutto se si è un po’ in là con gli anni.
Anche se siamo stati tutti quindicenni, essere uno zoomer al giorno d’oggi è una questione molto diversa dal passato e per questo Babbel – app leader nel settore dell’apprendimento linguistico – ha creato la guida interattiva “Sboomerizzati: la Generazione Z tra nuovi social media, itanglese, attivismo e musica”, per capire e conoscere meglio i ragazzi nati dopo il 1995.
Si parte dal rapporto con la tecnologia, dato che il 95% dei Centennials ha uno smartphone da cui raramente si separa: tra chat, shopping e soprattutto video (ne guardano in media 23 ore alla settimana), il telefonino è la finestra sul mondo dei più giovani.
Dall’identikit emerge anche che i ragazzi di oggi sono molto vicini alle tematiche sociali, soprattutto per quanto riguarda inclusione e sostenibilità ambientale. Da Instagram a TikTok, gli Zoomer utilizzano i social per dire la loro ed essere attivi su tematiche come il movimento Black Lives Matter (80%), i diritti LGBTQ+ (74%) e il femminismo (63%) – legate all’uguaglianza e ai diritti individuali.
Altro tema molto sentito dagli Zoomer è quello della sostenibilità: impossibile non citare l’attivismo legato alla lotta al cambiamento climatico, per la quale i giovani della Gen Z si dichiarano pronti a scendere in piazza e a modificare le proprie abitudini, con il 73% disposto pagare un prezzo maggiore per un prodotto ecosostenibile.