Il decreto sviluppo (D.L. 22 giugno 2012, n. 83 convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 134), contiene una serie di misure urgenti per la crescita del paese ed ha previsto numerose novità per le imprese. In sintesi rivediamo le misure previste nel decreto che riguardano gli immobili.
Il Decreto sviluppo ha apportato le seguenti principali modifiche alla disciplina IVA applicabile alle locazioni o cessioni di fabbricati.
Le imprese che hanno costruito fabbricati abitativi, o che vi hanno eseguito interventi di recupero (ristrutturazione, risanamento e restauro conservativo), potranno assoggettare a IVA la cessione anche dopo 5 anni dalla fine lavori, esercitando apposita opzione nell’atto di vendita; inoltre potranno, sempre su opzione, assoggettare a IVA le locazioni degli immobili da esse costruiti o ristrutturati.
Unica modifica rilevante introdotta in sede di conversione riguarda la cessione di fabbricati destinati ad alloggi sociali per i quali si applica l’IVA su opzione anche da parte di imprese diverse da quelle costruttrici.
Le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, la detrazione IRPEF del 36% è elevata al 50%, ed il tetto massimo aumentato a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Dal 1
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