La fattura elettronica per la pubblica amministrazione è stata introdotta dalla Finanziaria del 2008 ma fino ad oggi è stata oggetto di continui rinvii. Adesso ci siamo: dal prossimo 6 giugno 2014 la fattura elettronica sarà obbligatoria e gli enti pubblici non potranno accettare fatture emesse in forma cartacea e non potranno procedere ai pagamenti se non hanno ricevuto la fattura elettronica secondo gli standard previsti.
La fattura elettronica è una realtà in molti paesi dell’Unione Europea in quanto racchiude in se molti vantaggi:
Tutta questa serie di vantaggi è stata alla base del completo passaggio alla fatturazione elettronica che l’Unione Europea vuole entro la metà del 2016
In Italia la fattura elettronica nella pubblica amministrazione sarà gestita tramite un sistema di interscambio (SDI) amministrato dall’Agenzia delle Entrate con il supporto tecnico della Sogei spa. Il sistema di interscambio è entrato in funzione a partire dal 6 dicembre 2013 per una fase transitoria e facoltativa che terminerà il prossimo 6 giugno 2014, termine entro il quale la maggior parte degli enti della pubblica amministrazione dovrà ricevere obbligatoriamente le fatture in formato elettronico e procedere alla lavorazione di tali documenti solo in formato elettronico.
L’elenco degli enti pubblici che saranno obbligati a ricevere la documentazione in formato elettronico è pubblicato in Gazzetta Ufficiale dall’ISTAT entro il 30 novembre di ogni anno. Sostanzialmente è possibile individuare alcune macrocategorie:
Queste categorie di enti pubblici dovranno adottare la fattura elettronica con un tempistica differente. Come accennato in precedenza adesso vige per tutti una fase di adozione volontaria che terminerà il prossimo sei giugno 2014.
Dal 6 giugno 2014 l’adozione della fattura elettronica sarà obbligatoria per le amministrazioni pubbliche centrali (ministeri, agenzie fiscali, enti di previdenza ed assistenza). Un ulteriore anno è concesso alle altre amministrazioni pubbliche.
Discorso a parte meritano le amministrazioni locali, gli intermediari entratel ed i fornitori non residenti per i quali sarà necessario attendere un apposito decreto.
Nel prossimo articolo ci soffermeremo sugli aspetti tecnici ed operativi derivanti dall’introduzione della fattura elettronica nella pubblica amministrazione.
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