Guida al Contenuto
Con l’introduzione obbligatoria della fattura elettronica a partire dal 31 marzo scorso, numerosi sono stati gli errori che hanno commesso gli utenti e che hanno prodotto altrettanti scarti da parte del Sistema d’Interscambio. Tra gli errori più diffusi segnaliamo:
Vediamo quali sono i tre principali attori coinvolti nel processo di fatturazione elettronica e in che modo vengono rilevati e certificati eventuali errori:
Il soggetto privato inoltra la fattura elettronica al Sistema d’Interscambio, il quale ha il compito di effettuare una prima verifica circa la correttezza formale del documento ricevuto. Qualora non emergano errori, lo Sdi invia la fattura elettronica all’ufficio PA destinatario e, nel contempo, certifica l’esito positivo al soggetto trasmittente. In caso contrario il sistema notifica l’errore e ne indica la tipologia tramite uno specifico codice. Quest’ultimo, naturalmente, non è facilmente comprensibile e, per decriptarlo, è necessario che il soggetto trasmittente consulti il sito ufficiale della fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione (fatturapa.gov.it).
Il codice Errore 200 in una fattura elettronica è uno degli errori più riscontrati: esso indica che il file non è conforme al formato. La descrizione analitica generata caso per caso aiuta l’utente nell’identificazione del problema che può dipendere in molti casi dalla presenza tra i dati inseriti di caratteri speciali che non sono accettati dal sistema di interscambio.
L’ufficio della Pubblica Amministrazione destinatario della fattura elettronica effettuerà un secondo e definitivo controllo: se non vengono rilevate anomalie, invierà entro 15 giorni al soggetto trasmittente una notifica di esito positivo, in caso contrario invierà una notifica di esito negativo. Il rifiuto della fattura da parte della PA può dipendere da una vasta gamma di fattori: codice o importo errato, incompletezza dei dati allegati, errori di calcolo, ecc.
Il soggetto trasmittente deve provvedere a correggere le eventuali anomalie, ricordandosi di:
Va detto, tuttavia, che gli errori commessi dai soggetti trasmittenti tendono a diminuire con il passare del tempo. Ciò significa che la maggior parte delle fatture che viaggiano su flussi elettronici (circa 50.000 all’anno) sono destinate ad essere immediatamente accettate dal Sistema d’Interscambio e dall’ufficio destinatario della fattura elettronica.
Tutti noi possediamo un codice fiscale e sappiamo cosa sia e quando serve ma in…
Se si sta valutando la possibilità di aprire un conto Fineco, il primo degli aspetti…
L'approvvigionamento attraverso canali digitali ha portato a una trasformazione significativa nei processi di sourcing e…
Il digital marketing è un’operazione complessa che richiede la corretta sinergia tra differenti figure professionali,…
L’acqua è presente sul nostro pianeta in una percentuale molto alta, pari a circa il…
La prevenzione incendi è un aspetto cruciale della sicurezza aziendale. Ogni anno, numerosi incidenti legati…
View Comments
I consigli elencati sono abbastanza utili per gli adempimenti che una pubblica amministrazione deve intraprendere, però mi và di chiedere una spiegazione inerente delle fatture elettroniche spedite da una ditta nel 2017 che per errore ancora non vengono liquidate in quanto non risultano sulla piattaforma dell'Ente, come procedere per la relativa liquidazione, in quanto non possono essere annullate?