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Il web ha una caratteristica fondamentale, che l’ha reso così interessante e utile agli occhi di tutti fin dagli albori: è un mondo senza confini fisici, in grado di collegare un abitante di Singapore con uno di Palermo nell’arco di un…clic. La rete è in grado di mettere in connessione tutti in modo decisamente più rapido rispetto al mondo offline. Ciò vale anche per un e-commerce, che rivolge la vendita dei suoi prodotti o dei suo servizi alla comunità di internet, quindi, potenzialmente a tutto il mondo.
Per avere una clientela mondiale, bisogna offrire dei prodotti o dei servizi che possono essere comodamente acquistati da chi vive in Europa piuttosto che in Asia e, sicuramente, dar vita ad un e-commerce di questo tipo richiede molte forze (anche economiche) e molte energie.
Ma senza pensare immediatamente su scala globale, i vantaggi di un mondo senza confini si hanno anche su distanze più ridotte: ad esempio, avere un e-commerce in lingua italiana permette già di rivolgersi a potenziali clienti sparsi in tutta Italia. L’azienda online, quindi, non ha più bisogno di scegliere con attenzione la sua posizione geografica perché la sua sede, per i clienti, è il web. Questo le consente di entrare in diretto contatto con i suoi utenti e di poterne acquisire molti in poco tempo, grazie alla rapidità e alle dinamiche della rete.
Nel web una strategia di marketing definita e ottimizzata è fondamentale per fare conoscere il proprio prodotto/servizio. Questo vale ovviamente anche per un’azienda tradizionale ma sulla rete c’è un vantaggio. Facendo web marketing abbiamo la possibilità di monitorare in modo preciso e dettagliato gli investimenti fatti e il ritorno che questi hanno avuto.
Grazie a tools come Google Analytics è possibile avere un’analisi a tutto tondo del proprio portale internet. Possiamo, ad esempio, vedere il numero di visitatori in un determinato periodo di tempo. Possiamo anche sapere tramite quali canali (visite dirette, visite organiche, visite sponsorizzate…) i visitatori sono arrivati al nostro sito, e quali tra questi hanno fatto registrare una “conversione” (azione da noi ritenuta significativa), che nel caso di un e-commerce corrisponde quasi sempre ad un ordine. Analytics mette in evidenza i dati del traffico organico, quello proveniente da campagne di Adwords, quello diretto e molto altro. Ci dà così la possibilità di gestire al meglio i nostri investimenti, poiché possiamo verificare in ogni momento quale delle nostre azioni di marketing ha portato più successo e quale, invece, non ha dato i risultati sperati.
Questo tipo di controllo immediato è impensabile per un’azienda offline: com’è possibile sapere se i clienti sono arrivati tramite uno spazio a pagamento su un giornale oppure tramite la campagna di volantinaggio porta a porta o ancora tramite uno spot radiofonico? I metodi ci sono sicuramente, ad esempio un sondaggio tra il pubblico, ma, per ora, non riescono ad essere così precisi e sicuri come gli strumenti offerti dalla rete. Possiamo tracciare un bilancio complessivo circa il ritorno che abbiamo avuto al termine di una campagna ma avremo sempre un margine d’errore elevatissimo.
Un ulteriore vantaggio offerto da questi web tools è il fatto che possiamo conoscere la tipologia di utenti che visita il nostro sito e-commerce: Analytics ci fornisce dati anagrafici e geografici dei visitatori e ci informa anche sul dispositivo digitale attraverso cui accedono ad internet.
Poter disporre di queste preziosissime informazioni ci offre l’opportunità di sviluppare strategie mirate e di seguire in modo diretto l’andamento del mercato. Un’azienda, indipendentemente dal tipo di prodotto o di servizio che propone, non può che trarne benefici.
Prima di partire con un e-commerce, è bene avere progetti ben definiti, perché lanciarsi allo sbaraglio con un prodotto poco richiesto o magari con un servizio non ben organizzato non porta molto lontano (questo vale online, ma anche offline!). Quando si decide di aprire un negozio online, bisogna effettuare una ricerca accurata per capire se ciò che si vuole offrire è richiesto e, in caso affermativo, quali sono i nostri competitors sul mercato. Il web ci munisce dei mezzi ad hoc per farlo: ci sono strumenti, come seemrush, che consentono di vedere se le keywords con cui intendiamo introdurci nel mercato sono ricercate oppure no. Questo è un aspetto fondamentale, che ci conferma se ciò che stiamo per vendere è richiesto o se non lo è. In questo secondo caso non vuol dire che necessariamente che il nostro business non avrà successo ma ci darà consapevolezza circa la necessità di investire ingenti risorse per “creare” un mercato.
Se, al contrario, il prodotto/servizio che ci apprestiamo a vendere è richiesto (le keywords collegate hanno un elevato volume di traffico) è importante analizzare i competitor principali facendo attenzione a prezzi e servizi offerti sul portale.
Vendere online porta ulteriori vantaggi all’azienda stessa per quanto riguarda la gestione dei prodotti e i loro prezzi. Un e-commerce non ha più bisogno di intermediari commerciali perché è in contatto diretto con il cliente. In questo modo l’azienda virtuale si svincola da contratti commerciali relativi alla vendita del prodotto, con la conseguente diminuzione dei relativi costi interni e, a sua volta, dei prezzi per il consumatore finale.
Da questo punto di vista l’imprenditore del web è libero di applicare le tariffe che vuole perché è indipendente. Bisogna ricordarsi, però, di prestare molta attenzione ai propri competitors e fare un’accurata analisi di mercato per capire a quali prezzi vengono proposti i propri prodotti/servizi e seguire una linea simile, in modo da introdursi nel settore lealmente e evitare di allontanare potenziali clienti solo per gli elevati prezzi esposti (il confronto online è spesso molto veloce e alla portata di chiunque).
La libertà data dall’e-commerce si applica anche in tema di offerte o promozioni; dato che non ci sono più legami vincolanti con possibili fornitori o rivenditori, l’imprenditore online può decidere in autonomia se e con quali modalità fare promozioni, a seconda del posizionamento del portale sul web e delle disponibilità interne dell’azienda.
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