Seleziona una pagina

Il Decreto Legislativo n. 103 del 2024 ha introdotto una nuova misura a favore delle imprese: la diffida amministrativa. Questa misura consente di evitare sanzioni in caso di violazioni sanabili, a condizione che l’impresa elimini la violazione entro 20 giorni dalla notifica della diffida.

Requisiti Diffida Amministrativa

Per poter applicare la diffida amministrativa, è necessario che:

  • la violazione sia sanabile
  • l’accertamento avvenga per la prima volta in un quinquennio.
  • la sanzione per la violazione non deve superare i 5.000 euro
  • non deve riguardare la tutela della salute, la sicurezza, l’incolumità pubblica o la sicurezza sui luoghi di lavoro
  • non deve neppure costituire reato o riguardare obblighi derivanti dall’ordinamento europeo o dal diritto internazionale.

La rilevanza del quinquennio

La norma fa riferimento sia a violazioni sanabili ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 103 del 2024, sia ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 124/2004. Questo significa che la diffida non si applica se il trasgressore è stato precedentemente sanzionato per una qualsiasi violazione sanabile, indipendentemente dalla norma di riferimento. Inoltre, la rilevanza delle violazioni nel quinquennio precedente sussiste anche nei casi di “diffida ora per allora”, cioè quando il trasgressore ha eliminato le conseguenze della condotta illecita prima della notifica del verbale di contestazione. In questi casi, il trasgressore può comunque essere sanzionato se ha commesso altre violazioni sanabili nel quinquennio precedente.

Infine, si precisa che la rilevanza delle violazioni nel quinquennio precedente si applica anche nel caso in cui la precedente violazione sia stata oggetto di verbale unico e non necessariamente di ordinanza-ingiunzione.

Indicazione Ispettorato sulla diffida Amministrativa

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha fornito indicazioni specifiche per l’applicazione della diffida amministrativa, chiarendo l’ambito di applicazione e le condizioni per la sua validità. Ad esempio, la diffida non è applicabile alle violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, poiché queste sono considerate direttamente incidenti sulla sicurezza sociale dei lavoratori.

La diffida amministrativa rappresenta un’opportunità per le imprese di regolarizzare la propria posizione senza incorrere in sanzioni. È importante che le imprese siano a conoscenza di questa nuova misura e che si adoperino per sanare eventuali violazioni entro i termini previsti.

Tabella (non esustiva) delle Violazioni per cui è possibile applicare la Diffida Amministrativa:

Violazione Norma
Istituzione e tenuta del LUL Art. 39, comma 1, D.L. n. 112 del 25 giugno 2008, convertito con modificazioni in Legge 6 agosto 2008, n. 133, s.m.i.
Omesse registrazioni – ipotesi base Art. 39, commi 1, 2 e 7, D.L. n. 112 del 25 giugno 2008, convertito con modificazioni in Legge 6 agosto 2008, n. 133, modificato da ultimo dall’art. 22 comma 5, D.L. 14 settembre 2015 n. 151.
Omesse registrazioni più di 5 lavoratori o periodo superiore ai sei mesi Art. 39, commi 1, 2 e 7, D.L. n. 112 del 25 giugno 2008, convertito con modificazioni in Legge 6 agosto 2008, n. 133, modificato da ultimo dall’art. 22 comma 5, D.L. 14 settembre 2015 n. 151.
Infedeli registrazioni – ipotesi base Art. 39, commi 1, 2 e 7, D.L. n. 112 del 25 giugno 2008, convertito con modificazioni in Legge 6 agosto 2008, n. 133, modificato da ultimo dall’art. 22 comma 5, D.L. 14 settembre 2015 n. 151.
Infedeli registrazioni più di 5 lavoratori o periodo superiore ai sei mesi Art. 39, commi 1, 2 e 7, D.L. n. 112 del 25 giugno 2008, convertito con modificazioni in Legge 6 agosto 2008, n. 133, modificato da ultimo dall’art. 22 comma 5, D.L. 14 settembre 2015 n. 151.
Omesse Comunicazioni – centralinisti telefonici Art. 5, Legge 29 marzo 1985 n. 113
Omessa esibizione documenti richiesti-consulenti del lavoro Art. 5, comma 2, Legge n. 12/1979, come modificato dal D.L. n. 112/2008 convertito con modificazioni dalla Legge n. 133/2008
Correzione comunicazione di assunzione a seguito di riqualificazione comparto scuola Art. 2, comma 4, D.L. n. 147/2007 convertito con modificazioni dalla Legge n. 176/2007
Comunicazione di variazione del rapporto di lavoro – comparto scuola Art. 2, comma 4, D.L. n. 147/2007 convertito con modificazioni dalla Legge n. 176/2007
Comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro – comparto scuola Art. 2, comma 4, D.L. n. 147/2007 convertito con modificazioni dalla Legge n. 176/2007
Disciplina del rapporto fra impresa affidante e incaricato alla vendita diretta a domicilio. Compenso dell’incaricato Art. 4, comma 9, Legge 17 agosto 2005, n. 173
Comunicazione di variazione del rapporto di lavoro Art. 4-bis, comma 5, D.Lgs. 21 aprile 2000, n. 181, come modificato dall’art. 6, comma 1, del D.Lgs. 19 dicembre 2002, n. 297, come integrato dall’art. 1, comma 1183, della Legge 27/12/2006 n. 296, come modificato dall’art. 5, comma 4, Legge n. 183/2010
Cessazione gente di mare Art. 11, comma 3, D.P.R. 18 aprile 2006 n. 231 e art. 40, comma 6, D.L. 25 giungo 2008 n. 112, convertito con modificazioni in con Legge n. 133/2008
Mancata corresponsione retribuzione lavoro festivo Art. 21, comma 1, Legge 29 aprile 1949, n. 264, come sostituito dall’art. 6, comma 3, del D.Lgs. 19 dicembre 2002, n. 297
Omessa Comunicazione Datore di lavoro pubblico e privato terapisti della riabilitazione Art. 4, comma 4, Legge n. 29/1994
Cessazione, variazione o sospensione di attività alla CCIAA Art. 2, D.L n. 352/1978 come convertito con modificazioni dalla Legge n. 467/1978
Omessa consegna prospetto paga ipotesi base Art. 1, Legge 5 gennaio 1953 n. 4
Omessa consegna prospetto paga – più di 5 lavoratori o periodo superiore a sei mesi Art. 1, Legge 5 gennaio 1953 n. 4
Inesattezza prospetto di paga ipotesi base Art. 1, Legge 5 gennaio 1953 n. 4
Inesattezza prospetto di paga – più di 5 lavoratori o periodo superiore a sei mesi Art. 1, Legge 5 gennaio 1953 n. 4
Comunicazione preventiva di assunzione laddove non sia applicabile la c.d. maxisanzione per lavoro “nero” Art. 9-bis, comma 2, 2-bis e 2-ter, D.L. n. 510/96
Assunzione, trasformazione e cessazione a seguito di riqualificazione AGENZIE DI LAVORO Art. 9-bis, comma 2, secondo periodo, D.L. n. 510/96, convertito con Legge 28 novembre 1996 n. 608, come modificato dall’art. 1, comma 1180 della Le 27 dicembre 2006 n. 296
Correzione comunicazione di assunzione, trasformazione e cessazione a seguito di riqualificazione PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Art. 9-bis, comma 2, D.L. n. 510/96, convertito con Legge n. 608/96, come modificato dall’art. 1, comma 1180 della Legge n. 296/06, е come modificato dall’art. 5, comma 1, della Legge n. 183/2010
Omessa corresponsione assegni familiari – ipotesi base Art. 37, D.P.R. 30 maggio 1955 n. 797
Violazione del principio di non discriminazione inosservanza fino a cinque lavoratore Art. 25, comma 1, Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81
Violazione del principio di non discriminazione inosservanza oltre cinque lavoratori Id.
Omessa informazione posti vacanti presso l’utilizzatore Art. 31, comma 3, Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81
Contratto di somministrazione – elementi mancanti Art. 33, comma 1, Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81
Omessa comunicazione al lavoratore Art. 33, comma 3, Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81
Disparità di trattamento economico e normativo Art. 35, comma 1, Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81
Omessa fruizione servizi sociali e assistenziali Art. 35, comma 3, secondo periodo, Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81
Omessa comunicazione contratti di somministrazione conclusi Art. 36, comma 3, Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81
Omissione del piano formativo Art. 42, comma 1, Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81
Attribuzione a livelli inferiori Art. 42, comma 5, lettera b), Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81
Assenza tutore o referente aziendale Art. 42, comma 5, lettera c), Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81
Comunicazione preventiva lavoro agile Art. 23, comma 1, Legge 22 maggio 2017, n. 81
Comunicazione distacco intra-rete Art. 30, comma 4-ter, D.Lgs. 10 settembre 2003 n. 276 – Art. 2 del Decreto Ministeriale 29 ottobre 2021 n. 205
Violazione corresponsione retribuzione lavoratori a domicilio (cottimo) Artt. 8 e 9, Legge 18 dicembre 1973, n. 877