Con l’aggiunta delle lettera b) al comma 6 dell’articolo 19 del DL 4/2022 (Sostegni ter), il governo Draghi cancella le detrazioni per i figli a carico di età maggiore ai 21 anni.
b) dopo il comma 4-bis e' inserito il seguente: «4-ter. Ai fini delle disposizioni fiscali che fanno riferimento alle persone indicate nel presente articolo, anche richiamando le condizioni ivi previste, i figli per i quali non spetta la detrazione ai sensi della lettera c) del comma 1 sono considerati al pari dei figli per i quali spetta tale detrazione.».
Lo fa nel silenzio generale e nella pompa magna dell’Assegno Unico Universale.
Lo fa con un colpo di coda ad anno in corso (vi ricordate lo statuto del contribuente?) e proprio nel mese in cui le domande per le assegno Unico sono state per la maggior parte ultimate.
Ecco cosa si leggeva in un recente articolo su Fiscoggi: Detrazioni figli a carico e assegno unico
Un dubbio mi sorge spontaneo.
Non ho dati alla mano ma provo a dare una mia interpretazione: le stime per le risorse da stanziare all’assegno Unico sono state fatte in una fase antecedente al COVID stimando valori ISEE molto più alti (redditi 2019). L’Isee 2022 (precompilato tutto centralizzato ecc…) si basa sui redditi 2020 anno del COVID. Presumibilmente, i redditi durante questo anno sono stai inferiori e forti sono state le ripercussioni sui valori ISEE. Il budget stanziato per l’ Assegno Unico è risultato insufficiente e bisogna trovare le risorse aggiuntive.
Le risorse le hanno trovate con l’aggiunta di due righe: molte famiglie con figli all’università hanno perso in due righe circa 700 euro all’anno. Ad anno in corso. Restano salve le detrazioni per oneri sostenuti per loro conto (spese mediche, universitarie ecc..).