Lavoro

Contributo di Licenziamento

Il contributo di licenziamento è operativo dal 2013 per effetto della riforma Fornero. Ha lo scopo di finanziare le prestazioni a sostegno del reddito introducendo un ticket di licenziamento a carico del datore di lavoro che licenzia un proprio dipendente.

Contributo di licenziamento

 

Come si Calcola il ticket di licenziamento

Il contributo di licenziamento è pari al 41% del massimale Aspi/Naspi adeguato annualmente. L’importo così ottenuto rappresenta il contributo di licenziamento da versare dal datore di lavore per ogni anno di anzianità aziendale del dipendente da licenziare: è frammentato su base mensile fino ad un massimo di 36 mensilità di anzianità aziendale (nei successivi paragrafi gli importi mese per mese).

 

Contributo di licenziamento: eccezioni



Il contributo di licenziamento, introdotto dalla Riforma Fornero, è dovuto ogni volta che un rapporto di lavoro si interrompe per cause non imputabili al lavoratore.

Sul contributo di licenziamento abbiamo più volte scritto su questo blog ed in questa premessa ricordiamo alcuni punti salienti. Il contributo di licenziamento:

  • serve per finanziare l’ASPI
  • non si versa per dimissioni (eccezione quelle per giusta causa) e risoluzioni consensuali (eccezione per quella prevista dai licenziamenti per giustificato motivo oggettivo davanti alla DPL)
  • non si versa in caso di decesso del lavoratore
  • non va rimodulata per lavori a tempo parziale
  • non va versato dai datori di lavoro domestico

Altre eccezioni specifiche e limitate nel tempo sono previste per:

  • i datori di lavoro che versano il contributo di ingresso in mobilità (fino al 31/12/2016
  • per i licenziamenti nel settore edile per completamento delle attività e chiusura del cantiere fino al 31/12/2016. (Prorogato)
  • per i licenziamenti effettuati in conseguenza di cambi di appalto che garantiscano il mantenimento dei livelli occupazionali fino al 31/12/2016 (prorogato).

 

Contributo di licenziamento 2016



Come accennato in premessa, la misura del contributo di licenziamento si è adeguata all’inflazione. Il nuovo importo annuale è di € 489,95 euro pari al 41% del massimale ASPI previsto per il 2016 di € 1.195,00.

L’importo annuo del contributo di licenziamento stabilito va rimodulato su base mensile per i rapporti inferiori all’anno seguendo gli importi riportati nel seguente elenco:

  • 1 mese 40,83 euro
  • 2 mesi 81,66 euro
  • 3 mesi 122,49 euro
  • 4 mesi 163,32 euro
  • 5 mesi 204,15 euro
  • 6 mesi 244,98 euro
  • 7 mesi 285,81 euro
  • 8 mesi 326,64 euro
  • 9 mesi 367,47 euro
  • 10 mesi 408,30 euro
  • 11 mesi 449,13 euro
  • 1 anno 489,96 euro
  • 1 anno e 1 mese 530,79 euro
  • 1 anno e 2 mesi 571,62 euro
  • 1 anno e 3 mesi 612,45 euro
  • 1 anno e 4 mesi 653,28 euro
  • 1 anno e 5 mesi 694,11 euro
  • 1 anno e 6 mesi 734,94 euro
  • 1 anno e 7 mesi 775,77 euro
  • 1 anno e 8 mesi 816,60 euro
  • 1 anno e 9 mesi 857,43 euro
  • 1 anno e 10 mesi 898,26 euro
  • 1 anno e 11 mesi 939,09 euro
  • 2 anni 979,92 euro
  • 2 anni e 1 mese 1.020,75 euro
  • 2 anni e 2 mesi 1.061,58 euro
  • 2 anni e 3 mesi 1.102,41 euro
  • 2 anni e 4 mesi 1.143,24 euro
  • 2 anni e 5 mesi 1.184,07 euro
  • 2 anni e 6 mesi 1.224,90 euro
  • 2 anni e 7 mesi 1.265,73 euro
  • 2 anni e 8 mesi 1.306,56 euro
  • 2 anni e 9 mesi 1.347,39 euro
  • 2 anni e 10 mesi 1.388,22 euro
  • 2 anni e 11 mesi 1.429,05 euro
  • 3 anni 1.469,98 euro

Contributo di licenziamento: gli importi per il 2015

Come accennato in premessa, la misura del contributo di licenziamento si è adeguata all’inflazione. Il nuovo importo annuale è di 490,10 euro pari al 41% del massimale ASPI previsto per il 2015 di € 1.195,37.

L’importo annuo del contributo di licenziamento stabilito va rimodulato su base mensile per i rapporti inferiori all’anno seguendo gli importi riportati nel seguente elenco:

  • 1 mese 40,84 euro
  • 2 mesi 81,66 euro
  • 3 mesi 122,52 euro
  • 4 mesi 163,36 euro
  • 5 mesi 204,20 euro
  • 6 mesi 245,40 euro
  • 7 mesi 285,88 euro
  • 8 mesi 326,72 euro
  • 9 mesi 367,56 euro
  • 10 mesi 408,40 euro
  • 11 mesi 449,24 euro
  • 1 anno 490,08 euro
  • 1 anno e 1 mese 530,92 euro
  • 1 anno e 2 mesi 571,76 euro
  • 1 anno e 3 mesi 612,60 euro
  • 1 anno e 4 mesi 654,44 euro
  • 1 anno e 5 mesi 694,28 euro
  • 1 anno e 6 mesi 735,12 euro
  • 1 anno e 7 mesi 775,96 euro
  • 1 anno e 8 mesi 816,80 euro
  • 1 anno e 9 mesi 857,64 euro
  • 1 anno e 10 mesi 898,48 euro
  • 1 anno e 11 mesi 939,32 euro
  • 2 anni 980,16 euro
  • 2 anni e 1 mese 1.021 euro
  • 2 anni e 2 mesi 1.061,84 euro
  • 2 anni e 3 mesi 1.102,68 euro
  • 2 anni e 4 mesi 1.143,52 euro
  • 2 anni e 5 mesi 1.184,36 euro
  • 2 anni e 6 mesi 1.225,20 euro
  • 2 anni e 7 mesi 1.266,04 euro
  • 2 anni e 8 mesi 1.306,88 euro
  • 2 anni e 9 mesi 1.347,72 euro
  • 2 anni e 10 mesi 1.388,56 euro
  • 2 anni e 11 mesi 1.429,40 euro
  • 3 anni 1.470,30 euro

 

Come si versa il ticket di licenziamento

L’importo così stabilito va versato con il DM (codice M400) che fa riferimento al periodo di licenziamento, fornendo le istruzioni (anche le eventuali esclusioni) nei dati trasmessi con il flusso UNIEMENS.

Antonio Palmieri

Laureato in economia aziendale con una tesi dal titolo "Il ruolo dell'HTML nelle operazioni di web marketing", iscritto all'albo dei Consulenti del lavoro, sono un libero professionista che non trascura le potenzialità offerte dal web che resta la mia grande passione: lavoro e passione si integrano in Codice Azienda, blog che curo dal 2007 in cui affronto temi che riguardano imprenditori e professionisti. Nel mio curriculum le esperienze e le competenze.

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