L’obbligatorietà della tenuta di un conto corrente ove far transitare tutti i movimenti di un’attività profyessionale era stata introdotta nel 2006, dalla cosiddetta legge Bersani, e faceva parte di una serie di misure volte a contrastare l’evasione fiscale.
Tale provvedimento è stato abrogato nel 2008 dal successivo governo assieme ai provvedimenti che imponevano il pagamento esclusivo in forma telematica delle fatture emesse.
Ad oggi quindi in Italia non esiste un obbligo normativo alla tenuta di un conto corrente bancario dedicato per i professionisti, che possono scegliere quindi di adoperare il proprio conto personale (anche cointestato) per far transitare pagamenti e versare assegni.
In considerazione di eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate, cui vengono inviate ad oggi eventuali transazioni sospette su un conto corrente e tra non molto tutti i movimenti in generale, può essere utile adoperare il proprio conto privato in modo il più possibile ordinato (ad esempio inserendo causali chiare e parlanti e codificando i movimenti in modo da ricondurli alla propria contabilità) oppure tenerne uno separato.
La scelta di tenere un conto corrente dedicato di tipo professionale dovrebbe inoltre basarsi sul tipo di attività che si svolge: i conti di questo tipo sono infatti molto utili in virtù dei servizi che offrono e che dovrebbero essere in qualche modo personalizzati.
Tra gli altri ricordiamo:
In molti casi assieme al conto corrente vengono forniti strumenti e aperture di credito per effettuare investimenti, aumentare la liquidità aziendale, ottenere grossi finanziamenti e spesso viene fornita copertura assicurativa per eventi o rischi particolari connessi all’attività svolta.
Il costo di questo tipo di conto è generalmente modulabile proprio perchè ogni professionista può scegliere di quali servizi avvalersi, di solito si compone di un fisso mensile che comprende alcuni servizi base, quali il Bancomat, Cassa Continua, Domiciliazione Utenze, Internet e Home Banking.
Altre soluzioni prevedono invece dei pacchetti già preparati in virtù del tipo di attività: ad esempio per i commercianti al dettaglio, i liberi professionisti, grandi imprenditori, con modulazione di canone e servizi compresi. Le soluzioni possibili sono inoltre differenziate a seconda che si operi in Italia, in Europa o a livello mondiale.
Vi sono inoltre conti pensati per le esigenze di professionisti specifici, quali ad esempio architetti, avvocati, medici, ingegneri che comprendono servizi combinati ad hoc per chi svolge questo tipo di attività.
Laureata in scienze della comunicazione, facoltà che ho scelto perchè sono da sempre appassionata di giornalismo, attualmente curo la sezione news del sito migliorcontocorrente.org e diverse rubriche su siti minori a tema finanza e tecnologia.
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