Ogni azienda si trova spesso davanti alla necessità, soprattutto in tempi di crisi, di dover ridurre i costi aziendali. Tuttavia il primo passo da fare per ridurre i costi della propria azienda è un’attenta valutazione delle risorse e della maniera in cui esse sono investite nei diversi settori per individuare eventuali esuberi, sprechi e per comprendere invece i settori da valorizzare. L’ottimizzazione e l’organizzazione del budget aziendale attraverso un’attenta analisi degli obiettivi, dei risultati e degli scostamenti è infatti il primo imprescindibile passo verso una riduzione dei costi aziendali.
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Sarà quindi necessario avere una visione di insieme riguardo alle spese e ai costi sostenuti dalla propria azienda. Ogni azienda infatti sostiene dei costi fissi, ovvero che non subiscono variazioni durante l’anno in base al variare della produzione ovvero non si modificano se la produzione aumenta o diminuisce, come nel caso delle assicurazioni, delle utenze telefoniche e dell’elettricità, degli affitti, ecc…, e dei costi variabili, che invece si modificano in base alla produzione. Quindi per quanto riguarda i costi variabili se la produzione è pari a zero i costi saranno nulli e via via aumenteranno in modo proporzionale alla produzione, come ad esempio la materia prima per la produzione di un bene, i costi di produzione, i trasporti le provvigioni eccetera.
Per quel che riguarda i costi fissi una buona strategia per ridurre gli sprechi è quella di accertarsi puntualmente e con precisione delle necessità della nostra azienda monitorando i costi mensili per individuare eventuali sprechi.
Per i costi variabili il discorso si fa più complesso seppur la strategia deve essere ovviamente sempre quella dell’individuazione e della correzione dell’inefficienza nell’investimento di determinate risorse e nella correzione ed eliminazione degli sprechi.
Ora alcuni tra gli sprechi più comuni all’interno di un’azienda sono ad esempio i tempi di improduttività troppo lunghi (causati dall’indisponibilità temporanea di mezzi, manodopera o materiali), la presenza eccessiva di scorte, un’eccessiva produzione anticipata che non viene poi smaltita attraverso la domanda dei clienti, spostamenti eccessivi ed inutili del personale, un’organizzazione scorretta del personale, distanze e dunque trasposti eccessivi nelle varie fasi del processo produttivo, una cattiva organizzazione e la mancata ottimizzazione dei processi produttivi che ne aumenta i tempi ed i costi durante il ciclo del lavoro.
Queste sono solo alcune delle criticità che possono essere riscontrate attraverso un’analisi del controllo di gestione della propria azienda e che se corrette possono ridurre i costi aziendali.
Per fare questo sarà necessario compiere una mappatura dei flussi produttivi della propria azienda e l’elaborazione di strategie gestionali che sappiano orientare e impostare questi processi in funzione dell’aumento della produttività, della qualità, della riduzione dei tempi di risposta al mercato, delle scorte e degli spazi necessari per i processi produttivi e dunque conseguentemente possa generare una riduzione dei costi di produzione.
Quindi prima di pensare a come ridurre i costi aziendali con tagli indiscriminati che spesso si potrebbero rivelare dannosi ed inutili è necessario operare attraverso il controllo di gestione aziendale e alla gestione dei flussi produttivi.
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