Negli ultimi anni molte persone con una seconda casa o una stanza libera nella prima casa puntano sempre più sul mercato degli affitti brevi. Invece di affittare una proprietà a qualcuno che ci vive continuamente per molti anni (con tutti gli imprevisti e i problemi del caso), gli affitti brevi sono dedicati a chi cerca un appartamento dove stare solo per qualche giorno di vacanza, per viaggi di lavoro o visite ad amici e parenti.
Questo sistema permette di guadagnare molto anche affittando la casa per poco tempo: infatti il costo giornaliero di un affitto breve è in media molto più alto rispetto a un affitto tradizionale. Chi possiede una casa in località turistiche può quindi sfruttarla per ricevere delle entrate economiche interessanti, anche in parallelo con il proprio lavoro principale (e in periodo di crisi, una entrata in più fa sempre comodo).
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Il problema maggiore di questo sistema rimane quello di trovare qualcuno interessato a prendere in affitto una casa, una stanza o un appartamento per brevi periodi. Fortunatamente esistono le “Online Travel Agencies” (OTA), siti come Booking.com, Airbnb, Expedia e VRBO: sono portali specializzati negli affitti brevi. Ogni anno milioni di persone da tutto il mondo cercano su questi siti una casa, un hotel o un bed & breakfast dove stare per qualche giorno.
Per affittare il vostro appartamento basta quindi inserire un annuncio in questi siti, con foto e descrizione in grado di mostrare il suo lato migliore. Quando qualcuno cercherà una casa nella zona, troverà anche l’annuncio che avete inserito.
Forse avete intuito che gestire l’affitto di una casa su diversi portali può diventare una attività molto complicata. Bisogna entrare nei diversi siti, aggiornare foto e descrizioni su ogni annuncio, cambiare le date disponibili quando qualcuno prenota la casa da un sito (in modo che qualcun altro non possa prenotarla da un altro sito), seguire i messaggi, i pagamenti e le richieste da ogni diverso portale.
Questa frammentazione dell’annuncio su diverse OTA può far perdere molte ore ogni settimana, oltre che rendere molto alta la possibilità di sbagliare qualcosa e quindi perdere potenziali clienti. Ne vale davvero la pena?
Fortunatamente oggi esistono soluzioni intelligenti per gestire gli affitti brevi su diversi siti con quello che viene chiamato “channel manager”. In pratica questi software si collegano ai diversi siti dove è presente l’annuncio e aggiornano in automatico ogni dettaglio.
Ad esempio il channel manager per appartamenti sviluppato dall’azienda Lodgify sincronizza tutti gli annunci, le foto, le descrizioni, i prezzi e calendari. Quando qualcuno prenota la casa su una delle OTA, il channel manager aggiorna in automatico le date disponibili anche sugli altri siti, per evitare che qualcuno prenoti per le stesse date.
Questi sistemi sono sviluppati appositamente per semplificare la vita dei proprietari di casa, quindi sono molto facili da usare e offrono un servizio di assistenza professionale per ogni necessità.
Gestire gli affitti brevi con un software di questo tipo fa risparmiare tempo e rende automatico tutto il processo di verifica del calendario delle prenotazioni. In questo modo è davvero possibile far diventare la seconda casa un canale di guadagno che non porta via tempo da tutte le altre attività quotidiane.
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