Quando un privato cittadino, un libero professionista o un’azienda si trovano ad affrontare pesanti difficoltà economiche, il rischio di non riuscire a onorare gli impegni presi con i propri creditori è ovviamente più elevato. Se ciò si verifica si può essere segnalati o protestati; questo secondo caso si ha quando non si onorano titoli di credito quali assegni bancari o postali, cambiali o vaglia cambiari (un notaio pubblico o un ufficiale giudiziario elevano il protesto).
Debiti pagati in ritardo o non pagati comportano una riduzione del proprio merito creditizio (vale a dire l’affidabilità nell’onorare i pagamenti) e la conseguente iscrizione in specifici database quali CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria), CAI (Centrale Allarme Interbancaria), RIP (Registro Informatico Protesti) ecc.
Essere segnalati o protestati è pregiudizievole per l’ottenimento di un finanziamento (prestiti personali finalizzati o non finalizzati, mutui ecc.) da parte di banche o finanziarie o per la concessione dell’apertura di un conto corrente bancario o dell’ottenimento di una carta di credito.
Aziende, liberi professionisti o privati che si ritrovano in una di queste complesse situazioni possono considerare la richiesta delle cosiddette carte prepagate per protestati con IBAN, strumenti che sono specificamente dedicati ai cosiddetti “cattivi pagatori”, ovvero soggetti segnalati o protestati.
Scopriamo come funzionano questi strumenti.
Guida al Contenuto
Una carta prepagata per protestati con IBAN (International Bank Account Number) è un prodotto finanziario che permette di utilizzare dei fondi che sono stati versati precedentemente su di essa dall’intestatario; con essa è possibile effettuare diverse transazioni finanziarie e l’IBAN associato serve per poter svolgere determinate operazioni fra cui la ricezione di un bonifico o l’accredito dello stipendio o della pensione.
In sostanza con una carta prepagata si possono effettuare molte delle operazioni che sono caratteristiche dei conti correnti tradizionali come per esempio bonifici bancari, pagamento di bollettini postali o di altro tipo come per esempio i MAV o modelli F24 ecc., pagamenti POS in esercizi commerciali fisici, pagamenti online, prelievi di contante agli sportelli ATM delle banche. Come accennato, fornendo il proprio IBAN si possono ricevere anche accrediti.
Questa tipologia di carte ha alcune limitazioni di cui si deve tenere conto. Per quanto grazie a esse sia possibile effettuare molte transazioni finanziarie, ve ne sono altre non previste. Per esempio, non è possibile emettere o incassare assegni bancari o circolari. Inoltre non è possibile richiedere una carta di credito collegata.
La carta prepagata non può nemmeno avere saldo negativo; in altri termini non è prevista per questo strumento finanziario la possibilità di fido e devono esserci fondi caricati per poter effettuare addebiti.
Tenuto conto di queste limitazioni, una carta prepagata per protestati è una soluzione che consente comunque diverse operazioni.
Le società che offrono questo tipo di servizio finanziario mettono a disposizione dei loro clienti diverse tipologie di carte prepagate con IBAN e ognuno potrà scegliere quella che meglio si attaglia alle sue esigenze. Per richiedere la carta si può contattare la società che offre il servizio chiedendo informazioni sugli step e sui requisiti necessari per il suo ottenimento.
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