Dal 3 novembre le auto aziendali, in noleggio o in leasing dovranno essere segnalate sul libretto. Multe salate sono previste per i trasgressori.
Non c’è pace per gli automobilisti italiani. Non bastassero le assicurazioni più care d’Europa, non bastasse la reintegrazione del bollo sulle auto d’epoca previsto nella Legge di stabilità 2015, ora arriva anche il rischio di pagare multe salatissime se non si sta attenti a chi si presta l’automobile.
Il confronto fra le polizze auto Zurich Connect, Quixa, Genialloyd ecc., grazie all’utilizzo degli appositi portali online, ha permesso di sopperire parzialmente al caro assicurazioni, diventando una panacea – forse l’unica – capace di alleviare i dolori causati dalle continue stangate di aumenti. Lo Stato nel frattempo ha intensificato i controlli sulle cosiddette auto fantasma, quelle non immatricolate che circolano sulle strade italiane, per porre un freno al costo salatissimo dei sinistri e, di conseguenza, limitare quello delle polizze. Battaglia nobile e giusta, sperando che non si perda la misura.
Già fa discutere, intanto, la nuova manovra, quella che prevede l’obbligo di registrare sulla carta di circolazione il nominativo di chi, non intestatario del veicolo, ne faccia uso continuativo per più di 30 giorni. La norma è contenuta nella circolare n. 15513 del 10 luglio 2013 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e sarà operativa a partire dal prossimo 3 novembre.
Il provvedimento presenta modifiche anche condivisibili, non ha effetto retroattivo e non riguarda usufruenti di veicoli appartenenti ad altri membri del medesimo nucleo famigliare. Le maggiori problematiche saranno, più che altro, per quanti utilizzano veicoli aziendali.
A gettare i maggiori dubbi sulla riforma sono in realtà gli aspetti di carattere burocratico. In caso di comodato, infatti, è necessario inviare al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti:
A quel punto il locatore riceverà dal Ministero preposto l’aggiornamento della carta di circolazione con i dati aggiornati. Il proprietario, una volta tornato in possesso del veicolo, dovrà inoltrare una richiesta di cancellazione dell’annotazione richiedendo un duplicato della carta di circolazione.
La scarsa chiarezza lessicale della norma ha inizialmente gettato dubbi ben più profondi sulla sua validità, portando in molti a pensare che riguardasse un numero più ampio di soggetti e di situazioni specifiche. La norma, in realtà, interessa principalmente le aziende che concedono veicoli aziendali ai propri dipendenti, società di noleggio e di leasing per le quali la norma porterà forti disagi, ma anche soggetti privati e singoli cittadini che utilizzano automobili non di proprietà propria né di un membro ella famiglia in maniera continuativa per oltre un mese.
Occhio poi alle multe. Le violazioni prevedono una sanzione pecuniaria da un minimo di 705 a un massimo di 3.526 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione.
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