Dopo qualche periodo di crisi, negli ultimi anni gli eventi aziendali sono tornati a essere centrali nelle strategie delle imprese, che prestano sempre più attenzione anche all’opportunità di creare lo spirito di squadra attraverso specifici momenti di team building. Le iniziative in questo senso sono varie e diverse per tipologia e natura, con alcuni esempi decisamente innovativi e interessanti.
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Guidare una Ferrari per creare spirito di squadra
All’insegna dell’adrenalina è l’opportunità offerta da Rse Italia, la società italiana leader nei servizi di noleggio supercar da guidare in pista che sta estendendo le attività anche alla organizzazione eventi aziendali: e proprio questa è una originale idea di team building, per coinvolgere i dipendenti in una giornata decisamente differente dalle solite passate al computer o dietro la scrivania, seduti non in poltrona ma sul sedile di una Ferrari, una Lamborghini o una Porsche, per vivere l’ebbrezza di guidare un’auto ruggente sull’asfalto dei principali circuiti italiani.
La Volkswagen punta sulle idee
L’idea di rafforzare lo spirito di gruppo attraverso attività così “estemporanee” come la guida di automobili può apparire strana o bizzarra, ma le tendenze mondiali – anche dei grandi gruppi come Volswagen – spingono l’asticella delle curiosità in ambito team building anche più in alto, tra percorsi in labirinti, corse a ostacoli nel fango e hackathon.
L’evento hackathon
Con quest’ultimo termine si identifica una sorta di maratona dedicata a un tema specifico, soprattutto in ambito informatico: e proprio la Volkswagen, uno dei gruppi automobilistici più noti e potenti al mondo, ha realizzato nel nostro Paese un evento di questo tipo, con un’intera giornata all’insegna dell’open innovation con un hackathon ispirata a start-up tecnologiche e design thinking.
Una maratona di brainstorming di 24 ore
Nello specifico, l’obiettivo di Volkswagen group Italia era cerare nuove soluzioni per la mobilità di domani, coinvolgendo gli 80 manager italiani in una lunga discussione su una serie di processi innovativi per l’azienda e progetti concreti: una maratona di 24 ore di brainstorming, dibattiti e confronti intensi, conclusa con una competizione finale attraverso la quale una giuria interna ha decretato le migliori soluzioni per ogni settore.
Mettersi alla prova in labirinto
Dal pensiero all’azione, perché come dicevamo le attività di team building prevedono di frequente l’organizzazione di giornate all’ara aperta e momenti alternativi, in cui testare le abilità di interazione e di problem solving dei dipendenti: un caso esemplare è quello del Labirinto della Masone a Fontanellato, nel parmigiano, il più grande labirinto in bambù al mondo con otto ettari di percorsi intricati, che si sta proponendo come una delle soluzioni più originali per le aziende che cercano location per le proprie attività di team building.
La diffusione delle OCR
Ancora più estrema è la moda che arriva dagli Stati Uniti, nazione dov’è nata la passione per le OCR, Obstacle-Course Races, che sono molto più di “semplici” corse a ostacoli: realizzate su percorsi più brevi rispetto alle classiche maratone, prevedono però il superamento di decine di ostacoli e prove di vario tipo, quasi sempre in mezzo al fango. Tra le più famose versioni ci sono la MudRun, il Tough Mudder e la Spartan, che a sua volta si distingue in varie specialità: solo per fare velocemente degli esempi, esiste la versione Sprint che prevede un percorso di 6 chilometri e una ventina di ostacoli, la Super (12 chilometri e 25 ostacoli) e Beast (21 km e 30 ostacoli), con altri extra che spingono le difficoltà fino all’Agoge, un evento che dura 60 ore e “forgia la tua forza fisica, mentale, la tattica e la capacità di collaborare in un team”.
I numeri raccontano la crescita di questa moda: la Federazione italiana OCR ha stimato che nel 2015 avevano partecipato a gare di questo tipo 15 mila persone solo nel nostro Paese, mentre già l’anno successivo la quota era più che raddoppiata, a 34 mila partecipanti, mentre nel 2017 hanno sfiorato le 50 mila presenze.