Il lavoro accessorio (buoni lavoro) è stato modificato sia dalla legge Fornero che dal Decreto Giovannini. Da un punto di vista sostanziale una rilevante modifica è dettata dall’esclusione del riferimento alle prestazioni meramente occasionali, ampliando la platea delle prestazioni riconducibili nell’ambito delle prestazioni accessorie.
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Anche i limiti economici e l’eccessiva frammentazione sono stati rivisti nel tempo e proprio su quest’ultimo punto è intervenuta l’INPS
Guida al Contenuto
I limiti economici nel lavoro accessorio 2013
La nuova normativa in tema di buoni lavoro sposta il riferimento economico dal committente al prestatore. L’INPS con la circolare 176/2013, allegata al presente post sottolinea i limiti economici che vincolano il prestatore. Il prestatore di lavoro accessorio in un anno solare (1 gennaio – 31 dicembre) deve rispettare i seguenti limiti economici:
- 5.000 euro netti (6.666 euro lordi) con riferimento alla totalità dei committenti;
- 2.000 euro netti (2.666 euro lordi) per prestazioni accessorie svolte a favore di imprenditori e commerciali o professionisti con riferimento a ciascun committente
- 3.000 euro netti (4.000 euro lordi) per i soggetti percettori di prestazioni integrative del salario o con sostegno al reddito
Buoni lavoro: importi 2014
Gli importi dei buoni lavoro sono stati rivalutati per l’anno 2014 e sono così rideterminati:
- 5.050 € netti per la totalità dei committenti nel corso di un anno solare,
- 2.020 € netti in caso di committenti imprenditori commerciali o liberi professionisti nel corso di un anno solare.
gli importi lordi dei buoni lavoro per le prestazioni di lavoro accessorio per l’anno 2014 sono:
- 6.740 € per la totalità dei committenti;
- 2.690 € in caso di committenti imprenditori commerciali o liberi professionisti.
La deroga che ha consentito, ai percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito, di rendere prestazioni di lavoro accessorio entro i 3mila euro tramite i cosiddetti i Buoni lavoro, è stata rinnovata per l’anno 2014 all’interno del milleproroghe confermando il limite di 3.000 euro (da adeguare)
Lavoro accessorio: servizi telematici per i buoni lavoro
Sia il committente che il prestatore potranno monitorare la propria posizione utilizzando le procedure telematiche INPS. Sul portale di riferimento per il lavoro accessorio sarà possibile l’accesso come committenti, Delegati e prestatori.
La comunicazione preventiva nel lavoro accessorio
Tutte le prestazioni di lavoro accessorio devono essere comunicate preventivamente all’INPS ed all’INAIL. Con le ultime istruzioni diramate con l’allegata circolare 177/2013, l’INPS ha chiarito che la modalità fax è stata soppressa e che in virtù di un protocollo stabilito con l’INAIL i dati dovranno essere comunicati esclusivamente all’INPS tramite web o tramite il contact center 803.164.
Di seguito le circolari INPS con le ultime novità per il lavoro accessorio