Le aliquote per la gestione separata fanno un balzo in avanti anche nel 2016. Ma non per tutti. Dopo le proteste del 2015 che hanno sospeso l’aumento dell’aliquota per i lavoratori autonomi con Partita IVA iscritti alla gestione separata, anche il 2016 non fa registrare per loro alcun aumento. Gli aumenti che negli ultimi anni interessano parte dei contribuenti iscritti alla gestione separata sono frutto della Riforma Fornero che prevede un ulteriore incremento per gli anni futuri fino a raggiungere il 33% nell’anno 2018.
Gestione separata: chi si iscrive
Guida al Contenuto
Sono tenuti ad iscriversi alla gestione separata coloro che percepiscono i seguenti redditi:
- redditi di lavoro autonomo (liberi professionisti) in assenza di una cassa di previdenza specifica
- redditi derivanti dai rapporti di collaborazione a progetto o di collaborazione coordinata e continuativa,
- redditi di lavoro autonomo occasionale oltre la franchigia dei 5.000 euro;
- redditi di vendita a domicilio
- redditi specifici ricondotti a questa tipologia previdenziale (associati in partecipazione, assegni per dottorati di ricerca)
Aliquote gestione separata 2016
Prima di riepilogare le varie aliquote per la gestione separata in vigore per il 2016 possiamo affermare che l’aliquota applicabile a tutti i soggetti iscritti alla gestione separata l’aliquota del 31%. Al contributo base bisogna aggiungere lo 0,72% per le prestazioni minori a favore degli iscritti in via esclusiva alla gestione separata Inps.
Le aliquote per la determinazione dei contributi da versare alla gestione separata per il 2016:
- Lavoratori autonomi iscritti esclusivamente alla gestione separata: 27,72%. La percentuale è interamente a carico del professionista salva la facoltà di rivalsa del 4%;
- Soggetti iscritti esclusivamente alla gestione separata (co.co.pro, associati in partecipazione, occasionali e porta a porta qualora superino i 5.000 €): 31,72% di cui 21,15% a carico del committente ed il 10,57% a carico del percipiente;
- Soggetti iscritti ad altra forma previdenziale o pensionati: 24% di cui 16% a carico del committente e l’ 8% a carico del percipiente.
Nel caso di collaborazioni di cui al punto 2 l’aliquota è ripartita tra il committente a cui carico sono i 2/3 ed il percipiente che verserà il restante 1/3. L’obbligo di versamento è in capo al committente.
Nei rapporti di associazione in partecipazione, se ancora in essere, l’importo è a carico dell’associante per il 55% ed a carico dell’asociato per il 45%.
Minimali e Massimali Gestione Separata 2016
Per il riconoscimento dell’intero anno di contribuzione gli iscritti alla Gestione separata devono versare contributi almeno su un minimale di € 15.548,00. Per cui, in base alle diverse iscrizioni in precedenza elencate possiamo avere:
- gli iscritti alla gestione separata con aliquota del 24% avranno l’accredito per l’intero anno dopo aver versato € 3.731,52;
- i soggetti privi di altra copertura previdenziale con aliquota del 31,72% potranno contare su un intero anno di accredito contributivo solo dopo aver versato € 4.931,83 (di cui 4.819,88 ai fini pensionistici e € 111,95 per contributo Maternità);
- i soggetti privi di altra copertura previdenziale con aliquota del 27,72% potranno contare su un intero anno di accredito contributivo solo dopo aver versato euro 4.309,91 (di cui 4.197,96 ai fini pensionistici e € 111,95 per contributo Maternità);
Il massimale per i contributi da versare alla gestione separata per il 2016 è pari ad € 100.324,00.