Il cloud computing in Europa diventa oggetto di studio: la Commissione europea ha affidato ad un gruppo di esperti il compito di individuare clausole contrattuali sicure ed eque per i servizi di cloud computing da introdurre in tutti i settori economici.
Lo scopo è fornire risposte a consumatori e piccole e medie imprese che sono ancora dubbiose verso il cloud computing a causa di contratti poco chiari. Il gruppo di esperti dovrà studiare soluzioni per aumentare la fiducia dei consumatori nei servizi di cloud computing affinchè si incentivi anche lo sviluppo di nuove imprese in questo settore.
Scelte strategiche per il cloud computing in Europa
I leader dell’UE hanno sollecitato la creazione di un mercato unico per il cloud computing sottolineando alcuni punti chiave:
- individuare condizioni contrattuali sicure ed eque per il cloud computing basate su clausole contrattuali “tipo” può contribuire ad agevolare gli accordi contrattuali tra i fornitori di servizi cloud e i consumatori e le piccole imprese;
- facilitare l’applicazione delle norme UE sulla tutela dei dati personali pertinenti per questo tipo di servizi;
- creare 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro in Europa;
- stimolare la crescita del PIL dell’UE (circa l’1% l’anno entro il 2020″) ;
- studiare condizioni tecniche e giuridiche per un cloud computing sicuro per le PMI.
Chi sono gli esperti di cloud computing
Il gruppo di esperti sul cloud computing comprende rappresentanti dei fornitori di servizi cloud, dei consumatori e delle PMI, esponenti del mondo accademico e giuristi.
Entro la prossima primavera il gruppo dovrà redigere un documento sulle varie possibilità contrattuali legati al mondo del cloud computing: si parte il prossimo 19 novembre. Questo è il momento giusto per avanzare proposte e seguire da vicino il lavoro della commissione europea sul cloud computing.
Trackback/Pingback