Con un contratto di factoring le aziende cedono i propri crediti a una società specializzata che si occupa di incassarli: Il factoring diventa a tutti gli effetti una forma di finanziamento alle imprese.
La crisi economica spesso si traduce in una crisi prettamente di liquidità per tante aziende, soprattutto medie e piccole: molti gli imprenditori devono cercare prestiti vantaggiosi tra i prodotti degli istituti di credito per gestire la propria attività.
Factoring come alternativa
Oltre alle traduzionali fonti di finanziamento, le aziende possono accedere a moltissime forme di erogazione alternativa del credito. Lo strumento del factoring ad esempio rappresenta una speciale forma di finanziamento alle imprese che ha vissuto negli ultimi anni una grande crescita, tanto che nel 1988 è sorta l’Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring.
Assifact: come funziona
In poche parole, esistono società specializzate in factoring che finanziano le imprese con risorse economiche immediate in cambio della cessione dei crediti futuri da parte di esse. L’azienda, praticamente, riceve un finanziamento immediato in cambio di una parte del credito che maturerà in futuro.
Nel momento in cui un’azienda stipula un contratto di factoring, il factor si impegna a farsi carico della gestione e dell’mministrazione dei crediti presenti e futuri dell’azienda stessa: contabilizzazione, riscossione dei crediti, eccetera. L’impresa, a sua volta, può chiedere un’anticipazione dei crediti in modo da disporre di una sorta di finanziamento che la società di factoring sconterà dai crediti.
I tipi di contratti di factoring
Per ricevere i servizi della società di factoring, l’imprenditore cedente dovrà corrispondevi una commissione e possono esservi due tipi di contratto: pro soluto e pro solvendo.
La prima clausola prevede che la società di factoring si faccia carico del rischio di insolvenza da parte del debitore, pertanto non potrà chiedere all’impresa la restituzione dei finanziamenti anticipati. Nel caso di clausola pro solvendo è il cliente che si assumerà il rischio di insolvenza. I vantaggi di questa forma di finanziamento sono tanti, da vedere soprattutto in relazione al tipo di servizi offerto dalle società di factoring. Prima di tutto, infatti, l’azienda ha a disposizione tutta la liquidità di cui ha bisogno senza dover attendere i lunghi tempi bancari. Inoltre, affidando a una società specializzata l’amministrazione del credito riuscirà ad ottimizzare i flussi di cassa e una diminuzione dei rischi connessi a mancato pagamento e costi amministrativi del portafoglio crediti.
In questo modo l’azienda può concentrarsi solo ed esclusivamente sulla propria attività affidando a terzi le esigenze gestionali, finanziarie e assicurative. Dal punto di vista legislativo, il factoring è considerato un contratto atipico, ma la sua pratica è stata oggetto di continue regolamentazioni a partire dal 1991. In ogni caso, negli ultimi anni l’attività regolamentare, direttamente e non, è aumentata e la Banca d’Italia gestisce un albo delle società che praticano la cessione dei crediti di impresa.